Lazio, Vavro il gigante sbarca in difesa: fisico e intraprendenza, l'identikit
C’è chi parte, c’è chi viene. Il calciomercato chiude porte, apre portoni. Quest’ultimo è il termine giusto. Per Denis Vavro serve un ingresso abbastanza spazioso: 1,93 cm per 88 kg. Insomma, un ragazzone slovacco classe 1996 pronto a piantare la bandiera in area di rigore. La Lazio ha scelto un gigante per la difesa, ultimo baluardo invalicabile davanti a Strakosha. Chi avrà il coraggio di avvicinarsi? Denis non le manda a dire, ha spalle abbastanza larghe per intimidire qualsiasi giocatore avversario. È cresciuto nel settore giovanile dello Zilina fino ad approdare in prima squadra nel 2016/17. Con questa maglia ha messo in bacheca un campionato slovacco e una supercoppa nazionale, collezionando 25 presenze e ben 6 gol. Nella stagione 2017/18 è passato al Copenaghen dove si è affermato come elemento di ottimo spessore. Nella prima annata ha timbrato il cartellino 26 volte, siglando una rete. In quella appena trascorsa, invece, è sceso 35 volte sul campo verde in campionato, senza però trovare mai la via del gol. Un fattore in particolare lo accomuna al pilastro biancoceleste Acerbi, di cui potrebbe rivelarsi partner perfetto: quest’anno Vavro ha saltato una sola gara. Una tempra d’acciaio, corazza coriacea e indistruttibile. Ora è pronto per una nuova avventura: la Lazio lo attende.
IDENTIKIT - L'abbiamo detto: la stazza di Vavro è tutta un programma. Ma non è uno statico energumeno qualsiasi: velocità e propensione al gol fanno parte del suo bagaglio calcistico. L’Atalanta se lo ricorda bene: proprio un suo rigore ha eliminato la Dea dai playoff di Europa League dello scorso anno. Ma non solo l’Atalanta è stata colpita dal gigante, perché nell’ultima Europa League ha gonfiato altre due volte la rete. A Sofia, contro il Cska, ha dato prova anche di notevoli doti balistiche: un siluro da 30 metri non ha lasciato scampo al portiere, eletto tra l’altro come miglior gol della stagione dai tifosi del Copenaghen. Vavro ci ha tenuto a ringraziare tutti i suoi sostenitori: “Sono felice di aver ricevuto questo premio. Per me questo è il primo riconoscimento a livello individuale in un club. Lo apprezzo molto, ringrazio i nostri tifosi per l’affetto”. Insomma, doti fisiche, sprazzi di genio e l’indole di un gigante buono. Spalle larghe e tanta voglia, Denis Vavro è pronto a stupire.
LA NUOVA AVVENTURA - Soprattutto, è pronto a cambiare aria. Dalle fredde regioni nordiche, è voglioso di abbracciare il clima più mite della Capitale. A 23 anni, la gavetta è alle spalle. Le ultime due stagioni lo hanno fortificato e reso pronto per un palcoscenico più importante. Anche la Roma aveva messo gli occhi sul difensore, ma Denis ha scelto la sponda opposta del Tevere. Nulla da fare nemmeno per Sampdoria e Atalanta, che avevano cercato di inserirsi per trattare lo slovacco. Vavro ha scelto la Lazio, dove potrà continuare a crescere calcisticamente. In Italia spera di compiere le stesse imprese di Hamsik e Skriniar, suoi compagni in nazionale. La voglia, l’entusiasmo e la consapevolezza di poter fare il salto di qualità non mancano. Lo stesso agente del giocatore lo ha sottolineato in tempi non sospetti: “Pensiamo che sia arrivato il momento di fare il salto di qualità”. Ed ecco arrivato il tempo di lasciare le acque fredde del Mar Baltico per salpare alla volta di Roma.
VISITE MEDICHE E CIFRE - Vavro ha scelto la Lazio, la Lazio ha scelto Vavro. In giornata si sottoporrà alle visite mediche. Una stima reciproca, senza ostacoli. L’operazione è stata definita nella giornata di ieri. Al Copenaghen andranno 11,5 milioni in totale: 10,5 come parte fissa, 1,0 di bonus. Curiosità. In passato, per uno slovacco, solo tre volte è stata spesa una cifra maggiore: Skriniar (23 milioni), Gresko (21,5 milioni) e Hamsik (20 miliioni). Con la Lazio Vavro è pronto a firmare un quinquennale da 1,2 milioni di euro l’anno, con alcuni bonus in grado di portare la somma al milione e mezzo. Insomma, ormai è fatta. Spalancate le porte e abbassate il ponte levatoio: deve passare Vavro il gigante.