Lazio, un altro motivo per sorridere: contro il Genoa ecco i gol degli altri

Contro il Grifone sono saliti a sette i giocatori in gol in campionato, ampliando il ventaglio dei realizzatori e delle soluzioni a disposizione di Inzaghi.
30.09.2019 08:30 di  Marco Valerio Bava  Twitter:    vedi letture
Fonte: MarcoValerio Bava-Lalaziosiamonoi.it
Lazio, un altro motivo per sorridere: contro il Genoa ecco i gol degli altri

Arrivano anche i gol degli altri. Finalmente. Che bella notizia per la Lazio che batte il Genoa, torna a sorridere davanti al proprio pubblico e scopre di avere frecce al proprio arco che finora erano restate inutilizzate. Segna Milinkovic, segna Radu, segna Caicedo. Tre gol che vogliono dire tanto, perché siglati da giocatori che finora erano rimasti a secco e che soprattutto ampliano il ventaglio di elementi capaci di andare in rete in questo avvio di stagione. Finora i sette gol in campionato s’erano concentrati in zona Immobile; Ciro ne aveva segnati quattro, più della metà, risultando totalizzante nella produzione realizzativa della Lazio. Contro il Grifone, invece, ecco pure gli altri: ha aperto Milinkovic con un bel destro piazzato, ha proseguito Radu con una staffilata all’incrocio dei pali opposto, il tris lo ha calato Caicedo con dribbling sul portiere avversario e diagonale a porta sguarnita. Tre gol che premiano un gioco finalmente fluido, una sinfonia di calcio suonata anche grazie a un direttore d’orchestra sugli scudi come Luis Alberto che pure lui aveva trovato il gol, poi annullato da Pairetto dopo l’on field review. Salgono a quota uno sia Radu, sia Caicedo e pure Sergej. Una liberazione. Soprattutto per gli ultimi due. Felipe gli ultimi acuti in Serie A li aveva piazzati il 28 aprile scorso, a Genova, contro la Samp; Milinkovic invece non segnava dal 20 maggio scorso, penultima di campionato contro il Bologna.

NECESSITÀ DI GOL - Mancavano fino a oggi i gol dei centrocampisti, mancava l’apporto in zona offensiva del gigante serbo, lui che due anni fa era arrivato a segnarne addirittura 12 in campionato. Difficile ripetersi su quelle cifre, ma è lecito aspettarsi un contributo maggiore da SMS rispetto per esempio allo scorso anno quando i gol furono solo cinque. Stesso discorso per Luis Alberto che nella stagione 17/18 aveva toccato quota 11, per fermarsi a quattro in quella passata. Urgono i gol di Parolo e Leiva. Ancora a secco. Quelli degli esterni che ancora non sono arrivati: pensare che nell’anno della Champions sfumata furono ben sette divisi tra Marusic, Lulic e Lukaku. Serve che Correa aumenti sensibilmente la sua incisività sotto porta. Su questo si deve lavorare. Inzaghi lo sa, ha chiesto ai suoi più partecipazione alla manovra offensiva e soprattutto più determinazione quando si va a concludere. La Lazio, contro il Genoa, ha risposto presente da questo punto di vista. Sono entrati nella rosa dei marcatori tre nuovi giocatori, prima del fischio d’inizio di Pairetto erano solo quattro: Immobile, Luis Alberto, Correa e Marusic. Questo la dice lunga sul cambio di marcia registrato contro Kouame e compagni. Immobile guidava per distacco la truppa dei goleador, poteva vantare la quota del 57% dei gol della segnati dai biancocelesti. Nel pomeriggio assolto dell’Olimpico, però, si sono scatenate le altre bocche da fuoco, sono saliti sette i marcatori laziali e la percentuale di incidenza di Immobile sul totale dei gol segnati dalla Lazio è infatti scesa al 45%, nonostante abbia siglato il suo quinto sigillo in campionato, agganciando Berardi in testa alla classifica cannonieri. La Lazio ha la qualità, il potenziale, per riscoprirsi macchina da gol, come era accaduto due anni fa. Ma serve la partecipazione e la voglia di tutti. E quello con il Genoa sembra essere il viatico giusto.

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