Europa League, parla lo zio di Berg: "Se il Bodo va fuori tiferò Lazio fino alla fine"

RASSEGNA STAMPA - Runar Berg, zio del centrocampista del Bodo Patrick, che ha parlato della prossima sfida contro la Lazio, ha avuto un assaggio di Serie A soltanto per una stagione, ma gli è bastata per lasciare il segno. Lo ha fatto con il Venezia, in un’annata in cui sulla panchina si alternavano più tecnici, tra cui anche un giovane Luciano Spalletti. Era il 1999 e quella squadra, poi retrocessa, riuscì nell’impresa di battere anche la Lazio dello scudetto.
Quella Lazio la affrontò ben quattro volte in stagione, due delle quali in Coppa Italia. E in una di queste gare riuscì anche a segnare, a tempo scaduto, il gol del definitivo 2-2. Un momento di soddisfazione, racconta anche lui al Corriere dello Sport, ma anche di rimpianto: "Vincere quella partita avrebbe significato accedere alla finale, ma all'andata perdemmo 5-0. Erano troppo più forti, vinsero tutto quell'anno. Una squadra piena di campioni, su tutti Nesta e Mancini".
Oggi, da zio di Patrick Berg, non si sente in dovere di dare consigli. Il nipote, racconta con orgoglio, è cresciuto tantissimo, e potrebbe far parte di qualsiasi squadra europea. Non gli dispiacerebbe vederlo un giorno in Italia, un Paese che ama. E, infine, un augurio proprio per la Lazio: "Se non dovesse passare il Bodø/Glimt, infatti, tiferò per la Lazio per la vittoria finale!"