Lazio, una rimonta per la storia: sono due i tabù da sfatare

RASSEGNA STAMPA - Operazione rimonta. La Lazio deve e vuole scrivere la storia. Da quando questa competizione si chiama Europa League la squadra biancoceleste non è mai riuscita ad andare oltre i quarti di finale, record dell'era Lotito raggiunto con soli tre allenatori: Petkovic, che fu eliminato dal Fenerbahce; Inzaghi, che salutò la coppa dopo la tragica notte di Salisburgo; e Marco Baroni che ora non si dà per vinto e sogna di recuperare uno svantaggio che è il frutto di un pessima prestazione in terra norvegese contro il Bodo/Glimt.
UN ALTRO CONTESTO - "All'Olimpico sarà un'altra storia". Ha ripetuto più volte Marco Baroni, è un po' il mantra che si vive a Formello, e non solo, da una settimana a questa parte. La speranza è che sia anche la realtà. Sicuramente i 50.000 tifosi presenti daranno un contributo incredibile, poi ci saranno anche le condizioni del campo e climatiche decisamente più favorevoli rispetto a quelle norvegesi. Il contesto è quello giusto. La scenografia che anticiperà il fischio d'inizio sarà il fiore all'occhiello di una risposta, quella dei tifosi, destinata davvero a fare la storia.
MAI UNA RIMONTA COSI' - E non solo per il passaggio del turno. Rimontare i due gol al Bodo/Glimt, strappare l'accesso alle semifinali non significherebbe solo arrivare dove nessuno in casa Lazio è mai arrivato negli ultimi 21 anni. Significherebbe compiere una rimonta europea in cui nessun biancoceleste è mai riuscito. Come riporta l'edizione odierna del Messaggero, infatti, mai la Lazio nella sua storia è riuscita a passare un turno a eliminazione diretta in una competizione europea rimontando 2 gol di svantaggio agli avversari nella gara di ritorno. Un tabù che è arrivato il momento di sfatare.