Lazio, dopo 32 anni parla la storia: la maglia bandiera sinonimo di impresa

L'anniversario della nascita del mito della banda del -9 è l'occasione per ripercorrere le tappe di storia della Lazio caratterizzate dalla maglia bandiera
06.07.2019 07:25 di  Alessandro Vittori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Lazio, dopo 32 anni parla la storia: la maglia bandiera sinonimo di impresa

Lazio - Campobasso di 32 anni fa esatti è stata una delle pagine più sofferte della storia biancoceleste. Il baratro della C era a un passo, ma un colpo di testa di Fabio Poli regala una salvezza eroica. Nasce il mito della banda del meno nove, portando a compimento l'impresa di Giuliano Fiorini in Lazio - Vicenza di 15 giorni prima, di un'intera squadra che ha lottato con le unghie e con i denti per garantire un futuro alla Lazio. Il marchio indelebile di quel gruppo è la maglia bandiera, alla seconda uscita dopo la promozione in A della stagione 1982-83, e che tornerà in auge molti anni più tardi regalando numerose gioie. Ora riposerà per un po', ma la storia ha già parlato.

LA PROMOZIONE IN A - La prima apparizione della maglia bandiera risale al 1982-83 con la Lazio in Serie B. Il disegno, realizzato da Cesare Benincasa, è fortemente voluto dal presidente Gian Chiarion Casoni e sarà un vero e proprio amuleto. La squadra viene trascinata da Giordano e D'Amico verso la promozione, ottenuta in virtù del secondo posto alle spalle del Milan, un punto sopra alla zona playoff. Primo sigillo della maglia bandiera.

BANDA DEL MENO NOVE - Dopo 4 anni, sotto la presidenza di Gianmarco Calleri torna la maglia bandiera, alla vigilia di un campionato di B sportivamente drammatico. In seguito ai fatti del Totonero bis la Lazio viene prima retrocessa in C, poi costretta a partire con -9 (con i 2 punti a vittoria). La squadra di Eugenio Fascetti disputa una stagione da primato, ma a causa della penalizzazione rimane invischiata in zona retrocessione. Nell'ultima giornata in casa con il Vicenza una prodezza di Giuliano Fiorini a 8 minuti dalla fine apre le porte degli spareggi. La sconfitta con il Taranto, rende la partita con il Campobasso un dentro o fuori. Fabio Poli regala la salvezza e consegna la maglia bandiera alla storia. Secondo sigillo.

QUALIFICAZIONE IN CHAMPIONS LEAGUE - La seconda parte della stagione 2014-15 riserva una sorpresa ai tifosi biancocelesti. In seguito a un accordo tra il presidente Claudio Lotito e Lazio Family di cui è esponente la famiglia Casoni, torna la tanto amata maglia bandiera. L'esordio vittorioso con il Milan apre una grande striscia di risultati utili che porta la squadra di Stefano Pioli a rimontare, fino alla zona Champions League. Esplode il talento cristallino di Felipe Anderson, nel 4-2-3-1 fantasia con Antonio Candreva e Stefano Mauri alle spalle di Miro Klose. L'ultima giornata a Napoli è una vera e propria finale, la vince la Lazio che strappa la qualificazione al preliminare di Champions League. E sono tre.

LA COPPA ITALIA - Nella stagione 2018-19 (dopo le apparizioni con versioni alternative nel 2015-16) torna la maglia bandiera. E anche in questo caso la tradizione viene rispettata. Il campionato della squadra di Simone Inzaghi non è indimenticabile, anche se il 2 marzo il picco viene toccato con il 3-0 nel derby, il primo vinto con la storica divisa. In Coppa Italia il cammino è duro, ma i biancocelesti superano tutti i turni fino alla finale: facile la pratica Novara, ai quarti viene espugnata la San Siro nerazzurra ai rigori, in semifinale l'avversario è il Milan. Pareggio a reti bianche all'andata, altro successo alla Scala del calcio al ritorno, grazie al gol del Tucu Correa. In finale è l'Atalanta a cedere il passo a Milinkovic e al solito Correa per la settima Coppa Italia della bacheca biancoceleste. Quarto sigillo, uno a stagione. La maglia bandiera è un vero e proprio mito.

LAZIO, IL CLUB RICORDA IL GOL DI POLI AL CAMPOBASSO

LAZIO, DOPO 32 ANNI IL -9 DIVENTA IMMORTALE

TORNA ALLA HOME PAGE

Pubblicato il 5 luglio alle ore 13:30