Il pm Di Martino fa luce sul calcioscommesse: "Lecce-Lazio, c'è sovrabbondanza di elementi... Le società coinvolte? Non posso escludere nulla..."
Alle ore 11 ha parlato in conferenza stampa da Cremona il pm Roberto Di Martino, che sta portando avanti le indagini riguardo il calcioscommesse, esploso ancor più prepotentemente questa mattina all'alba con l'arresto di nomi di spicco della serie A tra cui Stefano Mauri. Verso le 6 di questa mattina infatti ci sono stati dei blitz delle forze dell’ordine che hanno portato a 19 provvedimenti complessivi, con la perquisizione anche al ritiro della Nazionale a Coverciano.
"Non vi aspettate da me grandi cose. Non è mai auto celebrativa una conferenza del genere, ma serve per impedire che vengano riferite cose inesatte come spesso accade in questi casi. Il provvedimento riguarda 19 persone, in gradazioni e misure per la maggior parte eseguite. Sapete già che una delle persone più importanti è costituita dalla presenza di un gruppo di ungheresi nell’ambito delle persone destinatarie di questi provvedimenti. Alcuni di costoro sono già detenuti in Ungheria per fatti identici in ordine ai quali si procede in Italia. Uno di questi è stato provvisoriamente arrestato in relazione al mandato di arresto europeo, quindi c’è piena collaborazione con l’Ungheria. Abbiamo fornito delle indicazioni a loro, e loro hanno fatto altrettanto con noi fornendoci le informazioni di un loro collaboratore. Vorrei aggiungere che per quanto sia importante questa rogatoria ungherese, noi avevamo in possesso della maggior parte degli elementi, pertanto si è trattato solo di una conferma. Kenesei Zoltan si è parzialmente sostituito al cosiddetto gruppo degli zingari che ha subito in Croazia degli arresti intorno al maggio 2010. Il clan degli zingari non è scomparso ma sono rimasti i personaggi principali Gegic e, abbiamo documenti che parlano di rapporti tra ungheresi e zingari. La partita nella quale fanno riferimento questi atti, è la nota Lecce-Lazio, ma questo gruppo di ungheresi si è inserito molto probabilmente in tutta un’altra serie di partite sempre del campionato di Serie A, come per esempio Bari-Sampdoria. Ci sono situazioni che documentano una lunga presenza degli ungheresi in Italia, così come i rapporti con Tan Seet Eng. Fotografato dalla polizia giudiziaria soggetti di Singapore che veniva a portare soldi in Italia ed è stato identificato con Strasser con il quale c’è un contatto all’aeroporto di Malpensa. Quindi un contatto diretto. Fatto suggestivo del peso del trolley del soggetto di Singapore partito poche ore dopo il suo arrivo, si può leggere di un chilo rispetto al peso di quando era arrivato. Circostanza che fa pensare al denaro anche se non abbiamo una prova".
“L’altra partita che viaggia in parallelo è Lazio-Genoa in relazione alla quale sono stati effettuati vari arresti. Vi è probabilmente anche la presenza di un gruppo svizzero. Riteniamo che gli slavi abbiano operato prima in Svizzera, poi attraverso il Gritti è stata diffusa in Italia questa forma di attività illecita. Ulteriore novità è costituita dalla rogatoria svizzera, che ci ha permesso di appurare come su un conto facente capo a Signori siano pervenute due tranche di 289.000 e 434.000 euro. Riteniamo ragionevolmente che si riferisse alla manipolazione della partita Brescia-Lecce. Il fatto è stato configurato come riciclaggio anche se abbiamo ritenuto di non intervenire di nuovo su Signori e Sartor che erano già stati arrestati. Questi sono gli aspetti salienti. Ci sono state delle perquisizioni, interventi di custodia cautelare. Ci sono grosso modo 7-8 partite del Siena sotto lente per le quali ci sono dichiarazioni che fanno ritenere possibili delle manipolazioni e ciò ha comportato delle perquisizioni non solo per giocatori ma anche dirigenti e staff della squadra. Sia l’allora allenatore che il Presidente”.
"Vorrei fare due precisazioni. Siccome c’è stato un intervento a Coverciano vorrei che la cosa non fosse enfatizzata eccessivamente. L’intervento è stato mirato solo alla persona di Criscito. È un problema che riguarda solo lui e non ci sono altri soggetti facenti parte della Nazionale che abbiano a che fare con questa vicenda. Altra cosa che vorrei precisare è che non possiamo divulgare le informazioni degli avvisi di garanzia. Evidentemente chi non è stato arrestato era toccato da accuse di altro tipo, meno gravi. Non vuol dire che la persona sia necessariamente raggiunta da elementi di particolare densità. Non date peso all’informazione di garanzia, deve essere uno strumento attraverso il quale l’indagato deve essere messo nella condizione di difendersi. Non trasformiamolo nel contrario. Non possiamo escludere che ci sia del materiale documentale. Può costituire un elemento da cui si desumono circostanze importanti. In genere il materiale informatico è quello che contribuisce di più a formare le prove. In questo caso abbiamo fatto in modo che durante le persecuzioni venisse fatto un backup dei pc in modo da restituire subito gli apparecchi. Per i soggetti non arrestati tutti i pc sono stati oggetto di questo backup e immediatamente restituiti. Dei tecnici hanno partecipato all’operazione".
“Su Lecce-Lazio diciamo che c’è stato un guadagno di circa 2.000.000 di euro per queste scommesse. 600.000 usati per la corruzione dei calciatori. C’è un elemento suggestivo, ancora da verificare. Una dichiarazione dei soggetti ungheresi secondo cui sarebbero coinvolti i giocatori di entrambi i club. Altri elementi? Alcune sì, diciamo che è una partita con sovrabbondanza di elementi. Da una parte la rogatoria ungherese, dall’altra parte le dichiarazioni dei soggetti, e poi una serie di tabulati che ci hanno permesso di ripercorrere metro per metro, spostamenti e rapporti tra le persone. Fatti che ripercorrono ampiamente quanto riportato dai giornali in questi mesi. Mi sembra che ci siano anche indagati del Lecce comunque. Le società Lazio e Lecce sono coinvolte nella nuova inchiesta sul calcio scommesse? Non posso escludere nulla anche se in de relato dall'Ungheria è arrivata l'ipotesi del coinvolgimento di un dirigente della società... Ripeto in de relato ossia per terza persona”.
"Il Siena è quello nei cui confronti c’è la maggiore attenzione, 8 partite del campionato scorso di Serie B. Però non si può dire tutto. Giuseppe Sculli è stato interessato da una richiesta di accertamenti che non è stata accolta pur in un quadro che gli riconosce una certa consistenza di indizi a suo carico. Siamo sempre fermi a fatti che si esauriscono al 2011 almeno a livello di prova. Poi cosa sia successo dopo non lo posso sapere. Al momento non ci occupiamo di fatti risalenti al 2012".
“Il discorso sull’amnistia è stato molto enfatizzato nel senso che mi è stata rivolta la domanda circa una assoluzione di riconoscimento premiale di situazioni di collaborazione. Io all’epoca mi sono espresso in modo favorevole ma ciò non deve essere generalizzato. Esistono già degli istituti di questo genere nell’ambito della giustizia sportiva e non voglio invadere. Due persone hanno collaborato con la giustizia sportiva, prima di essere interrogate e proprio per tale motivo non sono state arrestate. È stata premiata la collaborazione davanti all’autorità sportiva”.
“Gli elementi che interessano Ruopolo sono inseriti nell’ordinanza. Se il provvedimento sarà messo su internet sarà un fatto negativo. Io mi auguro che questo non avvenga, purtroppo so che la divulgazione e l’interesse di questi fatti produce questi effetti. Sarà un fatto che verrà contro la volontà del mio ufficio”.
"Sarà impossibile che si possa andare avanti all'infinito con questa inchiesta, perchè il mio ufficio non è in grado di farlo. Se si volesse si potrebbe andare avanti in eterno - ha detto Di Martino - ma il personale è pochissimo e ne approfitto per ringraziarlo".