Il Bodo corre e ne fa 2, la Lazio può solo inseguire: all’Olimpico servirà l’impresa

Che sarebbe stata dura era facile prevederlo. Ma una Lazio così in difficoltà, nonostante le intemperie meteorologiche, lascia davvero poche speranze in vista del ritorno. Il Bodo vince il primo round 2-0, ma il passivo avrebbe potuto essere ben più pesante: i biancocelesti non sono mai sembrati davvero in partita.
COSÌ DAL 1’ - Mandas vince il ballottaggio tra i pali con Provedel, mentre in attacco Baroni preserva ancora Castellanos confermando Dia unica punta davanti a Pedro. Torna la coppia Gila-Romagnoli in difesa, con Hysaj e Marusic sugli esterni. Con Rovella squalificato è Vecino a completare la coppia di mediani con Guendouzi. Sugli esterni i titolarissimi Zaccagni e Isaksen. Solito 4-3-3 per il Bodo.
PREMURA - Parte subito forte il Bodo e la prima occasione arriva già al 6’ con Hauge che servito da Berg elude la marcatura di Guendouzi e prova il tiro a giro sul quale è bravissimo Mandas a deviare in angolo. La Lazio, un po’ come a Bergamo, lascia l’iniziativa agli avversari provando a compattarsi e a ripartire, ma al 15’ sono sempre i padroni di casa ad essere pericolosi sempre con Hauge che va ancora al tiro in area di rigore, seppur con meno pericolosità. Clamorosa invece la chance al 32’ per Blomberg imbeccato da un indiavolato Hauge: il numero 11 del Bodo impatta in modo pessimo la sfera che termina distante dalla porta di Mandas. Passa appena un minuto e la Lazio ha una ghiotta chance per portarsi in vantaggio: Isaksen scatta in profondità ma non trova il tempo giusto per calciare o servire Dia, tutto solo sulla destra. Ancora Lazio pericolosa al 37’, questa volta sull’angolo calciato da Zaccagni sul quale è Marusic a svettare sopra di tutti trovando la pronta respinta di Haikin. L’ultimo brivido prodotto nel primo tempo è però del Bodo con la conclusione imprecisa di Berg che non trova la porta dopo un’azione prolungata della formazione norvegese. Lazio attenta ma poco coraggiosa in questa prima frazione.
DISATTENZIONI - Neanche due giri di lancette della ripresa e il Bodo passa in vantaggio: azione tutta in verticale dei norvegesi con Blomberg che premia l’inserimento di Saltnes, abile nel trovare la conclusione col destro beffando Mandas sul primo palo. I ragazzi di Baroni provano a reagire prima con un’accelerazione di Dele-Bashiru, entrato al posto di Dia, poi con Isaksen, ma entrambe le sortite producono soltanto un calcio d’angolo. Ma è sempre il Bodo ad essere pericoloso al minuto 59 con Hauge che da buona posizione sfiora il gol. Prova a scuotere i suoi Baroni che gioca la carta Castellanos al posto di Pedro. Lazio lenta e prevedibile, l’unica manovra in zona offensiva porta alla conclusione da fuori di Vecino, ampiamente sopra la traversa. Davvero troppo poco.
FLOP - I padroni di casa fiutano l’opportunità e al 69’ colpiscono ancora: altra grande giocata di Hauge, decisamente il migliore in campo, che scarta Vecino e inventa un assist delizioso per Saltnes che, in modo altrettanto elegante, beffa Mandas con un pallonetto. Nulla può Romagnoli, il pallone ha varcato la linea di porta. 2-0, Lazio inerme. La reazione stavolta non è neanche accennata, e il Bodo manca addirittura il tris in più di un’occasione: prima con un incontenibile Saltnes che sfiora la tripletta soltanto grazie ad un intervento prodigioso di Mandas, e poi in pieno recupero con Bjorttfut che da pochi passi, sugli sviluppi di un calcio di punizione, trova sempre la straordinaria risposta del portiere greco. In mezzo l’estemporanea occasione capitata sui piedi di Tchaouna, che con un tiro a giro da posizione centrale neanche trova la porta. All’Olimpico, tra sette giorni, servirà davvero un’impresa.
Pubblicato il 10/04