Lazio, Massa da brividi: da Hernanes a Leiva, quanti errori contro i biancocelesti
Un'eliminazione che lascia l'amaro in bocca. La Lazio saluta la Coppa Italia e cede al Napoli e alla sfortuna. Due pali, due reti annullate per una questione di centimetri e un rigore sbagliato perché Immobile scivola al momento del tiro. Insomma una notte stregata al San Paolo, ma non vanno dimenticate le decisioni di Massa che hanno cambiato il match. Il penalty concesso alle aquile e l'espulsione di Hysaj, decisioni giuste ma arrivate con colpevole ritardo, hanno infiammato lo stadio partenopeo che si è acceso. La pressione ha annebbiato l'arbitro che, alla prima occasione dubbia, ha fischiato un fallo inesistente a Lucas Leiva su Zielinski ammonendo anche il brasiliano. Il numero sei, sbagliando, ha perso la testa rimediando il cartellino rosso. Tutto però nasce dalla punizione assegnata ingiustamente ai campani e che non ha permesso alla Lazio di giocare con il vantaggio dell'uomo in più. Un errore gravissimo e che ha cambiato la partita, complicando il compito dei biancocelesti. Non è la prima volta che il fischietto di Imperia risulta decisivo per le sorti dei capitolini incappando in errori, o come sarebbe meglio dire orrori, che andiamo a elencare.
FIORENTINA - Basta riavvolgere il nastro a due anni fa e alla gara con la Fiorentina. La Lazio è in vantaggio per una rete di de Vrij e, in pieno recupero, Massa su segnalazione di Fabbri al Var punisce un contatto più che dubbio tra Caicedo e Pezzella. Tiro dagli undici metri e pareggio viola che fece esplodere la reazione laziale. Tare entrò quasi in campo per manifestare la sua rabbia, mentre Simone Inzaghi disse: "Massa? Me lo sognerò per molto tempo". Sì, perché in quella sfida la giacchetta nera sorvolò, invece, sul contatto tra Parolo e Veretout. Un fallo netto che nemmeno la tecnologia segnalò e che costò carissimo a Lulic e compagni. L'Olimpico manifestò tutto il suo malcontento, ma con il ligure si è visto anche di peggio.
INTER, JUVE – Il match che è rimasto negli annali è sicuramente quello contro l’Inter del 2015 vinto dai nerazzurri per 2-1 in rimonta. In quella sfida il direttore di gara ha messo insieme una serie incredibile di errori contro i capitolini. Si inizia con l’espulsione di Mauricio per una trattenuta su Palacio lanciato a rete. Fiscale, ma che non fa gridare allo scandalo e nulla in confronto a quello che accadrà poco dopo. Sulla punizione seguente l’ex Hernanes segna, ma sono ben due i calciatori dell’Inter in fuorigioco e che coprono la visuale a Marchetti. Nella ripresa il capolavoro si completa con un fuorigioco inesistente fischiato a Candreva (e che lo ferma quando è a tu per tu con Handanovic) e con un rigore assegnato per fallo (molto dubbio) di Marchetti su Icardi. Il portiere di Bassano del Grappa, già ammonito per proteste in seguito all’episodio del primo tempo, viene espulso lasciando i suoi in nove. Quella gara sarà poi decisiva nella corsa al secondo posto in favore della Roma. Nel 2016/17 Massa ha diretto il match contro la Juventus a Torino dove non ha visto un netto fallo di Pjanic su Immobile, ma completa l’opera ammonendo l’attaccante capitolino per proteste. Ciro era diffidato e grazie a quel giallo salterà la sfida, poi persa, contro il Chievo.
ERRORI, ANCORA ERRORI - Nel 2017/18, anno in cui le decisioni arbitrali contrarie furono un numero impressionante, l'arbitro dirige la finale di Supercoppa Italiana sempre contro l'allora squadra di Allegri. Il direttore di gara vede bene sui due rigori, uno per parte, ma manca un clamoroso rosso ai danni di Miralem Pjanic che scalcia Immobile a palla lontana. Un mese dopo Massa è l’arbitro del Var nella sfida contro il Milan e alla Lazio mancano due rigori. Il primo in apertura per una spinta evidente di Calabria su Immobile, mentre il secondo per un contatto tra Musacchio e Luis Alberto. Lulic e compagni si imporranno per 4-1 e usufruiranno di un penalty netto per fallo di Kessie sempre sullo spagnolo, ma è evidente che gli errori rimangano. Alla fine del campionato i romani si inchinarono all'Inter e lasciarono il quarto posto e la qualificazione in Champions ai nerazzurri. Gli errori arbitrali, però, furono determinanti e si spera che tutto resti solo un lontano ricordo. Il campionato entra nel vivo ed errori come quello di ieri sera possono risultare decisivi. La Lazio ha già pagato una volta, il bis sarebbe davvero troppo.
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