Lazio | La neve, il rischio del rinvio, il calo mentale. Ma ora serve una reazione

RASSEGNA STAMPA - I brividi del gelo sono rimasti addosso alla Lazio fino al rientro in Italia giovedì notte. Aveva iniziato a provarli la mattina della partita col Bodo, sotto quella tormenta di neve. Il rischio di rinviare il match non è mai stato considerato dalla UEFA, ma dentro la squadra un pensiero inconscio si è insinuato. È stata fatta anche una riflessione sull'opportunità di non giocare in quelle condizioni, l'avrebbe fatta chiunque. Era un rischio per l'incolumità dei giocatori, in più con un derby da preparare in volata e da affrontare poco più di 72 ore dopo la partita contro i norvegesi.
La tormenta è diventata tormento all'interno della squadra. Mentalmente può esser stato il primo colpo che l'ha portata ad alleggerire la tensione, riporta Corriere dello Sport. Ci sono stati errori nella preparazione tattica, il gioco degli avversari ha sorpreso, sono stati discussi anche i cambi, ma l'atteggiamento è stato assurdo. C'è stato un cortocircuito. L'ha ammesso anche Isaksen a Daglabet: "C’erano notizie che dicevano che la partita poteva essere a rischio. Non è una cosa a cui siamo abituati. Ci ha reso un po’ nervosi, ma non è una scusa. Sapevamo che c’era anche la possibilità di giocare. Il Bodø è stato migliore di noi, spero e credo che possiamo batterli in casa. Non è finita. Sono rimasto molto sorpreso da come giocano bene, i miei compagni di squadra mi hanno detto che loro qui si trovano a meraviglia, ma che fuori casa vanno in difficoltà".
Baroni alla vigilia non aveva voluto sentir parlare di alibi, nel post li ha considerati senza farne una scusa. È stata una trasferta tribolata. Il ritorno è avvenuto nella notte tra giovedì e ieri, alle 3.30 a Fiumicino, dopo quasi quattro ore di volo. Per quanto Lotito abbia riservato un charter con posti business, per riposare su sedili-lettini, lo spossamento è stato pesante. La partita su quel campo, l'atterraggio notturno e il trasferimento a Formello. Alcuni giocatori sono rientrati a casa, altri hanno raggiunto il training center per riprendere le macchine. C'era anche la possibilità di pernottare in foresteria. Ieri l'allenamento di scarico, oggi l'unico giorno per recuperare le energie. All'aeroporto di Bodo, i giocatori erano visibilmente dispiaciuti. Sguardi scuri, teste basse. Ma la Lazio ora è chiama alla reazione, al ribaltamento del pronostico. Il derby vale tanto, ora più che mai.