Lazio, Ballotta su Provedel: "È sottotono, ma le critiche sono esagerate"
Ai microfoni di Radio Laziale è intervenuto l'ex portiere biancoceleste Marco Ballotta, che si è soffermato su alcuni temi legati al mondo Lazio e non solo. In particolare si è espresso su Provedel, Mandas e su alcuni giocatori del suo passato. Queste le sue dichiarazioni: "Provedel? Sui gol al derby non ho visto molte colpe. Ovviamente non sta facendo come il primo anno, ha fatto anche gol (ride, ndr). Ha auvto qualche alto e basso ma è di sicuro affidamento. Metterlo in croce mi sembra esagerato. Sul gol di Saelemaekers non ha responsabilità. È andato giù all'ultimo momento perché ha calciato di punta il belga, è un tiro inaspettato. Io però prenderei in esame anche tutta la difesa, i risultati vengono sempre insieme. Ora magari è un po' sottotono, ma è assurdo addossargli tutta la responsabilità. Quest'anno la squadra ha sbagliato davvero poche partite, la Lazio sta facendo bene ed è anche merito di Provedel".
"È importante che i suoi compagni abbiano fiducia in lui. Mi ricordo quando c'era Strakosha, la difesa era insicura perché il primo a essere insicuro era lui. Provedel trasmette fiducia, gestisce il suo reparto. Il gioco con i piedi di oggi? Io mi sarei divertito da matti! (ride, ndr). I guanti non servono più. Ora è un momento così, poi cambierà ancora. Sono le mode di oggi. Io ancora mi alleno. Mangio davvero tanto e per fortuna non ingrasso (ride, ndr). Mandas? Bisogna essere sicuri e sapere già cosa si deve fare".
"Ho giocato con Taffarel a Parma, era molto bravo con i piedi. Molto l'ho imparato da lui, calciava come fanno oggi. Io sono stato uno dei primi a farlo, ero predisposto e portato. Peruzzi forse oggi si sarebbe trovato in difficoltà, con questo tipo di gioco. Ora sono tutti bravi perché fanno anche allenamenti specifici, prima non era così. Non c'è più un portiere che blocca il pallone ma respingono tutti, anche con i tiri più deboli. Vedo pochissimi portieri che bloccano. Nella nostra epoca c'erano portieri fortissimi. Noi italiani ora stiamo ritornando, ci sono tanti ragazzi bravi, anche oltre Donnarumma".