Conosciamo meglio l'Atletico Madrid di Manzano: Falcao è il fiore all'occhiello... Courtois, la rivelazione

16.12.2011 17:07 di  Valerio Spadoni   vedi letture
Fonte: Valerio Spadoni - lalaziosiamonoi.it
Conosciamo meglio l'Atletico Madrid di Manzano: Falcao è il fiore all'occhiello... Courtois, la rivelazione

Evitate le super favorite Manchester United e Manchester City, la Lazio di Edy Reja ha pescato, dall’urna di Nyon, gli iberici dell’Atletico Madrid. Il doppio confronto dei sedicesimi di finale di Europa League andrà in scena il 16 e il 23 febbraio, la gara di andata si giocherà all’Olimpico di Roma mentre il ritorno si disputerà al Vicente Calderon di Madrid.
 

IL CLUB - Fondato nel lontano 26 aprile 1903 da un gruppo di studenti baschi, l’Atletico Madrid è diventato, nel corso degli anni, un club che è riuscito ad imporsi in Spagna e soprattutto in Europa. Anche se non può vantare il palmares di Barcellona e Real Madrid, la parte meno vincente della Capitale spagnola presenta all’interno della sua bacheca nove campionati nazionali, nove coppe di Spagna, una supercoppa spagnola, una coppa delle Coppe, una coppa Intercontinentale, una Europa League ed una supercoppa Europea. Gli ultimi due trofei sono stati vinti nell’annata 2010 rispettivamente contro il Fulham e l’Inter di Benitez.
 

LO STADIO – Costruito nel 1966 il Vicente Calderon è la tana dell’Atletico Madrid. E’ un impianto da poco più di 54 mila posti a sedere, considerato dall’Uefa stadio a 5 stelle.
 

ESTATE 2011: RIVOLUZIONE! – A cavallo tra maggio e giugno 2011, l’Atletico Madrid ha subìto al suo interno una vera e propria rivoluzione. Il presidente Jesus Gil ha lasciato il posto ad Enrique Cerezo, un produttore cinematografico il quale, a sua volta, ha rivoluzionato con cessioni e acquisti importanti la rosa del Colchoneros. Dalla panchina del Siviglia è arrivato Gregorio Manzano, subentrato a Quique Sanchez Flores, attirato dai dollari dell’Al-Alhi. Manzano non è altro che una vecchia conoscenza dei bianco-rossi, li ha allenati nel 2003 prima di passare al Mallorca e in definitiva è un allenatore estremamente navigato, ha 55 anni e conosce molto bene il campionato spagnolo.
Nuovo tecnico, nuovi giocatori, con l’arrivo di Cerezo tanti big sono partiti per lasciare il posto a giocatori altrettanto importanti. Hanno lasciato Madrid gioielli del calibro di Sergio “El Kun” Aguero e Diego Forlan, approdati rispettivamente al Manchester City e all’Inter; per non parlare di David De Gea, futuro portiere della nazionale spagnola ora in forza al Manchester United. Proprio grazie a queste illustri cessioni, il club spagnolo ha potuto fare cassa ed effettuare un mercato in entrata di ottima qualità. Tra i tanti: Radamel Falcao (pagato 45 milioni di euro), l’ex juventino Diego, Arda Turan, Courtois (portiere in prestito dal Chelsea) e Miranda, il difensore brasiliano che tempo fa è stato seguito anche dalla Lazio.

IL CAMMINO IN EUROPA LEAGUE – Così come la Lazio, anche l’Atletico ha inziato la sua avventura europea negli spareggi di agosto eliminando nella doppia sfida il Vitoria Sc (2-0 a Madrid, 0-4 fuori casa). Dopo aver superato i portoghesi, Falcao e compagni hanno conquistato, a suon di gol, il girone I, lo stesso di Udinese, Celtic e Rennes. Di seguito i risultati ottenuti nel girone:

Atletico Madrid – Celtic 2-0  0-1
Rennes – Atletico 1-1  1-3
Udinese – Atletico 2-0  0-4

Classifica finale: Atletico Madrid 13, Udinese 9, Celtic 6, Rennes 3.

CAMPIONATO - Bene in Europa e male in patria dove il team di Manzano occupa, ad oggi, l'ottavo posto in classifica con 19 punti, 18 in meno del Real Madrid capolista. Considerata all'inizio della stagione come la terza forza del campionato dopo Barcellona e Real, la società bianco-rossa non sta mantenendo le aspettative.

LE STELLE:
 

Radamel Falcao: l’ex attaccante del Porto è sicuramente il fiore all’occhiello della compagine spagnola e di conseguenza è il giocatore più pericoloso. Nato nel 1985, Falcao si è consacrato lo scorso anno con la maglia dei Dragoes vincendo tutto quello che si poteva vincere: campionato portoghese, coppa di Portogallo ed Europa League. Si è laureato capocannoniere della competizione europea con 17 reti, uno dei quali messo a segno proprio nella finale contro il Braga terminata 1-0 per la truppa di Villas Boas. Falcao è il classico numero 9 da area di rigore, è un Pippo Inzaghi molto più forte di testa e tecnicamente e con un senso del gol spaventoso.
 

Diego Ribas da Cuna: classe ’85, tecnica sopraffina, visione di gioco, classico trequartista che può decidere la partita in qualsiasi momento. Riesce a dare il meglio di sé quando ha la possibilità di giocare dietro le punte, possibilità che non gli era stata data ai tempi della Juventus. Nell’Atletico di Manzano ricopre il ruolo di trequartista centrale nel 4-2-3-1. Forse a volte pecca in continuità di rendimento.
 

Arda Turan: classe ’87, giocatore rapido palla al piede e con una tecnica interessante. Nonostante la giovane età ha accumulato una notevole esperienza con la maglia del Galatasaray e soprattutto con la casacca della nazionale turca.
 

Adrian Lopez: classe ’88, ex Deportivo La Coruna. Capocannoniere dell’ultimo europeo under 21 vinto proprio dalla sua Spagna, Adrian Lopez è un giocatore da non sottovalutare: bravo tecnicamente, dotato di un buon senso del gol e di una notevole capacità di dribbling nello stretto.
 

Thibaut Courtois: nato in Belgio nel 1992, è il portiere titolare dell’Atletico Madrid. Come detto in precedenza, Courtois è approdato in prestito dal Chelsea. L’obiettivo dei londinesi infatti è quello di fargli fare esperienza per poi riportarlo alla base. In parole povere, è l’erede designato di Petr Cech. Serve altro? Alto 194 cm è un estremo difensore che ha degli impressionanti margini di miglioramento ed una buona personalità nonostante la giovane età.

Diego Godin: classe ’86, è il perno della retroguardia del Madrid. Difensore centrale ex Villarreal e nazionale uruguayano, è un giocatore che vanta una notevole esperienza internazionale e buone capacità difensive.
 

IL MODULO – Manzano gioca con l’ormai classico 4-2-3-1 dove Falcao è il terminale offensivo e Diego, Arda e Adrian sono le mezze punte che creano scompiglio alle difese avversarie. Il duo di centrocampo è formato da Gabri e Mario Suarez o Paulo Assuncao, centrocampisti di buon livello ma non eccelsi. La difesa a quattro è composta da Godin e Dominguez al centro e da Antonio Lopez e Perea sulle fasce. Nel complesso è una squadra di ottimo valore, abituata a partite di livello internazionale e che fa del fattore campo uno dei suoi punti di forza.