PAGELLE - Brescia - Lazio, Immo-bis! Caicedo decisivo, Milinkovic spazzaneve
STRAKOSHA 6: Balotelli incrocia bene, il tiro non è potente ma angolato. Poi non viene più impensierito: l’unica smanacciato è sulla girata di Bisoli, improvvisa però piuttosto centrale.
LUIZ FELIPE 5: Un passo indietro, ma pure due-tre, rispetto alle ultime partite. Non per altro, ma sul lancio di Sabelli rimane totalmente imbambolato: non salta, non contrasta, fa sfilare e concludere con troppa facilità Balotelli. Per fortuna la distrazione non costa nemmeno un punto in classifica.
ACERBI 6,5: Legge in anticipo le situazioni, gioca duro e allo stesso tempo in modo corretto. Come al solito è difficile vederlo sbagliare un intervento. Leader difensivo e carismatico. Suo il lancio della rete vittoria.
RADU 6: Meglio nel primo tempo che nella porzione di ripresa, condizionata da un pistone durissimo rimediato alla caviglia destra. Prende il giallo poco dopo ed esce dal campo per un assetto ancora più sbilanciato.
Dal 59’ JONY 6: Entra per scagliare dentro il numero maggiore di palloni possibili. Lo fa con costanza anche se non nascono pericoli veri dai suoi traversoni.
LAZZARI 6,5: Un martello, assalta come un assatanato, basta buttarla avanti sulla fascia che arriva prima lui di qualsiasi altro, sempre. La spinta diminuisce nella ripresa con il Brescia con un uomo in meno, è un paradosso. Comunque uno dei migliori.
MILINKOVIC 7: Sempre a un soffio dalla gloria, dal gol o da un assist vincente. La trova a tempo scaduto: non tocca il lancio di Acerbi, ma si affannano in due per frenarlo. Alla fine franano: è il fattore in più, quello che libera le strade bloccate, il top player che la risolve da solo col fisico senza il gioco collettivo. Uno spazzaneve lussuoso.
PAROLO 6: Deve preoccuparsi più del solito della copertura, è affiancato da due mezzali iperoffensive. Fa schermo, soprattutto sui cross dal fondo è bravo ad abbassarsi tra i centrali di difesa. Esce perché viene ammonito e non correre il rischio di riportare la parità numerica in campo.
Dal 59’ CATALDI 6: Stavolta l’impatto non è come i precedenti stagionali, si vede che ha sofferto in settimana, gli manca la brillantezza mostrata a fine 2019.
CORREA 6: In quella zona di campo servirebbero meno tocchi, a volte rallenta un po’ la manovra. Scontato, meglio quando punta la porta e può mostrare le sue doti in dribbling. Una partita in cui comunque è poco pratico dalla trequarti in su.
LULIC 6: Ci ha preso gusto in Supercoppa, sfiora il gol a giro un paio di volte: la prima gli esce di un soffio dopo un guizzo in dribbling, la seconda gliela mura Joronen in allungo. Chiude da mezzala con il cambio di modulo. È nel vivo delle azioni.
Dal 77’ ANDRÉ ANDERSON 5,5: Un quarto d’ora di falli. Non incide, forse per la troppa voglia.
IMMOBILE 8: Quattro partite senza segnare (tra campionato, Europa League e Supercoppa) sembrano un’infinità soltanto per uno come lui, abituato a spaccare la porta ogni 90’. Si “sblocca” a Brescia, lo fa dal dischetto in un momento decisivo del match. Gol meritato perché nasce da una sua invenzione di tacco, quando è circondato da cinque avversari. Il bis è un altro macigno sulla stagione: la piazza all’angolino dove Joronen non può arrivare, a differenza dei sogni.
CAICEDO 7,5: Sponde e scambi intelligenti, si guadagna con scaltrezza il rigore dell’1-1 e che lascia il Brescia in dieci. Non è finita qui: spalle alla porta appoggia il servizio giusto per il secondo di Immobile. Gli manca solo la stoccata in area, visto il resto del super-lavoro passa inosservato. Totalmente.
ALL. INZAGHI 9: Come le vittorie consecutive in campionato, le stesse di Eriksson, record della storia biancoceleste. Ha il veleno, quello che permette di sognare, è lui che trascina la Lazio a Brescia. Vuole vincere più di tutti quelli in campo: mette Correa mezzala, poi Jony terzino, poi getta André Anderson in campo per aggiungere qualità. É il primo a meritare l’ennesimo successo da infarto.
BRESCIA (4-3-1-2): Joronen 6; Sabelli 5,5, Cistana 4,5, Chancellor 5, Mateju 5,5; Bisoli 6, Tonali 7 (Semprini 5,5), Romulo 6,5; Spalek 6 (Viviani 6); Torregrossa 5,5 (Mangraviti 6), Balotelli 7. All. Corini 6,5.
Pubblicato il 05/01 alle ore 14:35