Lazio, reti e spettacolo: Inzaghi ritrova il terzo posto dopo due anni

Dopo due anni, Simone Inzaghi ha ritrovato il terzo posto. Merito di un gioco basato sull’attacco, il cui obiettivo è far un gol in più dell’avversario.
13.11.2019 08:15 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Elena Bravetti
Lazio, reti e spettacolo: Inzaghi ritrova il terzo posto dopo due anni
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

All’Olimpico è caduto il Lecce sotto il segno dell’ennesima goleada biancoceleste. Quello contro gli uomini di Liverani è stato il terzo poker stagionale, dopo Torino e Genoa: in Europa solo il Barcellona ed il Psg si sono rese protagoniste di più gare con una valanga di gol. Secondo miglior attacco del campionato, la produzione offensiva della Lazio è cresciuta esponenzialmente, e ad oggi sono 28 le reti siglate dalla squadra capitolina. Merito di un gioco basato sull’attacco: Simone Inzaghi punta tutto sul reparto offensivo, preoccupandosi di segnare una marcatura in più dell’avversario. Reti e spettacolo. La Lazio ha raggiunto il terzo posto in classifica dopo due anni: era la stagione 2017/18 e Ciro Immobile, con una doppietta, era riuscito a sfatare un lungo tabù e ad espugnare finalmente l'Allianz Stadium. Quella fu la fase più redditizia dell’attuale stagione, a cui la squadra attuale si sta avvicinando.

SCALATA - La svolta è arrivata tra il primo ed il secondo tempo del confronto diretto con l’Atalanta. Da lì, i biancocelesti si sono resi protagonisti di una vera e propria scalata. A farne le spese gli stessi nerazzurri, ora più in basso di due punti, la squadra di Fonseca e quella di Ancelotti, sprofondata al settimo posto a nove punti di distanza dall’ultimo gradino del podio della Serie A. Nelle ultime settimane, riporta la rassegna stampa di Radiosei, quella ammirata in campo è stata una Lazio simile rispetto a quella di due anni fa, che perse la Champions nell’amaro scontro diretto all’ultima giornata di campionato contro l’Inter. Ben diversa la situazione rispetto allo scorso anno quando, di questi tempi, Immobile e compagni avevano segnato solo 18 volte in 12 giornate, e si analizzava la flessione di Milinkovic e Luis Alberto. Attacco irresistibile e piazzamento vertiginoso: ora è tutta un’altra storia.

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