Lazio, l'evoluzione di Marusic: da latitante a certezza
LAZIO BAYERN MONACO MARUSIC - La Lazio è chiamata a leccarsi le ferite. L'1-4 subito dal Bayern Monaco all'Olimpico è un risultato pesante soprattutto per i tanti errori individuali che sono costati tre delle quattro reti avversarie. Non è tutto da buttare perché, come detto anche da Inzaghi a fine partita, queste sono le gare che ti fanno crescere e maturare. Tra le note liete, anzi quasi lietissime, c'è un Adam Marusic in condizione fantastica. Il montenegrino continua a dimostrare tutti i suoi progressi e anche contro i Campioni d'Europa in carica non ha affatto sfigurato. Sembra lontanissima la stagione 2018/19, quando il Il numero 77 sembrava in affanno. In due anni le carte in tavola sono cambiate, merito in primis del giocatore che non si è lasciato abbattere. La concorrenza con Lazzari gli ha permesso di lottare per una maglia e migliorare su tante lacune. Il lungo infortunio di Lulic e l'emergenza sull'out di sinistra ha costretto il mister ad adattare proprio Adam che ha risposto presente. Gli esterni sono diventati un'arma fondamentale per la Lazio che ha spesso dominato i match grazie alle sgroppate dei suoi quinti. Quello che però mancava a Marusic era la costanza. Anche in passato si era acceso all'improvviso, ma poi aveva alternato a queste fiammate lunghi periodi di appannamento.
SEMPRE PRESENTE - La vera novità di questa stagione è la regolarità. L'ex Ostenda è sempre tra i migliori e difficilmente ha sbagliato l'approccio a una gara. I numeri parlano chiaro visto che Marusic è il più presente avendo giocato 31 delle 32 gare stagionali dei capitolini tra campionato e coppe con 2472 minuti all'attivo. Adam le ha giocate tutte saltando solo la trasferta di Torino per infortunio. Gli infortuni, già, quelli che erano stati i più grandi nemici del passato sono solo un lontano ricordo. Il giocatore sembra aver dimenticato le noie muscolari che lo tormentavano e in molti danno grandi meriti al suo dentista che ha risolto la maggior parte dei problemi che derivano dalla dentatura. Per capire le differenze con il passato basta guardare i numeri. Per intenderci lo scorsa stagione aveva disputato solo 15 partite, giocando appena 939 minuti. Nel 2018/19 aveva chiuso l'annata con 34 presenze globali e 2693 minuti in campo. Il primo anno all'ombra del Colosseo, 2017/18, resta il migliore con 39 partite e 2942 giri di lancette. Siamo ancora a febbraio e l'esterno avrà modo e maniera per superarsi e migliorare ancora, anche perché Inzaghi non rinuncia a lui.
JOLLY - Il mister piacentino considera Marusic una sua creatura. Lui per primo ha creduto nelle doti di Adam, rincuorandolo e scuotendolo anche quando le cose andavano male. Lo ha educato tatticamente e lo ha sgrezzato rispetto a quando è arrivato dal Belgio. Il giocatore ha scoperto poi di essere duttile. Negli ultimi due anni ha giocato indifferentemente quinto di destra o di sinistra, a seconda delle esigenze della Lazio. Probabilmente Marusic non si sarebbe aspettato di ricoprire anche altri ruoli. Con l'Atalanta in Coppa Italia ha fatto sia il terzino che l'ala sinistra, quando i biancocelesti dovevano recuperare e il mister è passato al 4-4-2. Ieri, poi, le assenze di Radu e Luiz Felipe sommate agli errori di Patric e Musacchio hanno poi spinto il tecnico ad arretrare Marusic sulla linea dei difensori. Il classe '92 ha giocato un'ora alternandosi come braccetto sinistro (prima) e destro (poi) non sfigurando davanti alla squadra più forte al mondo. In un paio di circostanze sono arrivati anche gli applausi degli addetti ai lavori presenti allo stadio. Chissà cosa sarebbe successo se i fossero stati i tifosi con con i pochi applausi sostituiti da standing ovattino. La stessa che sarebbe arrivata magari a Bergamo in campionato, quando ha sbloccato il match con un bolide dalla distanza. Mai banale nelle sue marcature, il montenegrino ha realizzato dei gol bellissimi durante la sua avventura alla Lazio. Da quello con il Marsiglia a quello di Bergamo passando per la rete contro il Genoa in cui ha vinto un contrasto contro due avversari usando semplicemente il fisico. In stagione Adam ha realizzato un gol e 5 assist e vuole eguagliare quanto fatto nel 2017/18 quando realizzò tre reti e fornì 6 passaggi vincenti. Mancano tante partite e c'è tempo e modo per ritoccare tutti i record anche perché, con un Marusic in questo stato di grazia, è impossibile rinunciare a lui.