Almeyda: "La mia Lazio era enorme. E quanti allenatori sono usciti..."

Parola a Matias Almeyda. L'ex centrocampista della Lazio, oggi tecnico dell'AEK Atene, ha parlato ai microfoni di Sport in vista della gara tra Barcellona e Inter, valida per l'andata della semifinale di Champions League. Nello specifico, però, si è soffermato sulle sue esperienze da calciatore, soprattutto quella vissuta con la maglia biancoceleste nella Capitale.
Queste le sue parole: "Giocai il Mondiale di Corea e Giappone del 2002 con l'Argentina, poi il Parma mi vendette all'Inter. Un super club. Le società italiane in quel periodo erano molto forti e con grandissimi calciatori, ogni squadra aveva 7-8 giocatori top. Non abbiamo vinto titoli, ma arrivammo in semifinale di Champions. L'Inter è un grande club, ho un bellissimo ricorso. All'epoca c'era Moratti, un signore. La mia Inter era una squadra enorme, così come il Parma o la Lazio. Oggi ci sono giocatori forti, ma in quel momento c'erano tante squadre forti: Lazio, Roma, Fiorentina, Parma, Milan, Inter, Juventus e Bologna".
"Da quella Lazio sono usciti tantissimi allenatori: Simone Inzaghi, Mihajlovic, Simeone, Mancini e pure io. Non credevo che Inzaghi sarebbe diventato allenatore. E lui non pensava che io sarei diventato allenatore. Ho iniziato a seguirlo alla Lazio e già lì aveva fatto vedere il suo stile. Uno stile non tipicamente italiano, lo ha modernizzato. E' diventato un allenatore con identità, si sa come giocano le sue squadre".
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