Lazio, un all in sulla Champions che vale la pena tentare
La Lazio esce dall’Europa League, perde a Rennes, perde male, al termine di una partita brutta, praticamente non giocata; eppure è una sconfitta che fa male fino a un certo punto. Perché era prevedibile che arrivasse il risultato positivo del Cluj e che quindi ogni discorso in Bretagna sarebbe stato inutile? Sì, anche. Ma l’addio alla seconda competizione europea, è indolore soprattutto per il gruppo e per lo staff. Inzaghi e i suoi hanno fatto una scelta, è evidente, inutile nascondersi. Hanno fatto all in sul campionato, hanno scelto di giocarsi tutto sull’obiettivo Champions e provare finalmente a centrare il bersaglio grosso. La Lazio, del resto, l’aveva sfiorato due anni fa, al termine di una stagione straordinaria, condizionata in Serie A anche da alcuni arbitraggi nefasti, arrivando a un passo dal tagliare il traguardo. Quell’anno, la Lazio andò a un passo anche dalle semifinali di Europa League, crollando incredibilmente nell’ultima mezzora a Salisburgo. Ma poi, con gli infortuni di giocatori chiave come Immobile e Luis Alberto, risultò chiaro che la rosa forse non era attrezzata per reggere fino in fondo due competizioni lunghe e logoranti come Serie A ed Europa League. Per questo, oggi, Inzaghi e la squadra hanno deciso di non correre rischi, di non verificare con mano se la coperta potesse essere corta o meno (e la sensazione è che lo fosse). L'impressione è che la Lazio si sia fatta i conti in tasca e sia arrivata alla conclusione che è la Champions il vero e unico obiettivo. Le ultime settimane ci hanno detto che la squadra è attrezzata per competere in campionato, per sfornare prestazioni di assoluto livello e giocarsela davvero con tutti. Come ama ripetere il presidente Lotito. L’Europa League è competizione lunga, stressante, piazzata in un giorno - come il giovedì - che più di ogni altro è importante per lo svolgimento della preparazione settimanale. Giocarla per vincerla, o quantomeno per arrivare il più lontano possibile, vuol dire perdere tante energie fisiche e mentali. A meno che la squadra in questione non sia il Barcellona o il Manchester City, team che hanno rose talmente ampie da poter giocare varie competizioni senza risentirne granché. La Lazio ha fatto una scelta, che oggi può procurare dolore ai tifosi, ma che è logica e normale. La Lazio ha deciso di mettere tutte le fiches sulla Champions, di giocarsi finalmente tutto per conquistare quello che è l’obiettivo che il gruppo s’è dato in estate. Prendete le parole di Immobile di un mese fa, si doveva ancora giocare la partita di ritorno contro il Celtic, il discorso qualificazione era dunque ancora aperto, ma Ciro in un’intervista a Mediaset disse: “La nostra testa è rivolta del tutto a conquistare la Champions”, una frase di una sincerità inconscia e per questo pulita, vera, clamorosa in un mondo di parole preconfezionate. La Lazio ha fatto all in sulla Champions. E bisognerà aspettare maggio per capire se è stata la scelta giusta, se Inzaghi e i suoi potranno passare alla cassa a riscuotere la montagna d’oro. Intanto, però, non vanno biasimati.
Pubblicato ieri alle 23
RENNES - LAZIO, LA CONFERENZA STAMPA DI INZAGHI