Gagliardini e i "tamponi alterni": stavolta nessuno griderà alla farsa

Il giocatore lascia il ritiro della Nazionale dopo che il tampone ha dato esito dubbio, ultima tappa di un balletto di esiti iniziato un mese e mezzo fa
16.11.2020 07:23 di  Marco Valerio Bava  Twitter:    vedi letture
Fonte: Marco Valerio Bava-Lalaziosiamonoi.it
Gagliardini e i "tamponi alterni": stavolta nessuno griderà alla farsa
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Un altro caso tamponi al quale, però, nessuno assocerà i termini “scandalo” e per il quale alcun giornale s’arrogherà il merito d’aver smascherato presunte farse. Roberto Gagliardini lascia il ritiro della Nazionale causa “tampone dubbio” come recita il comunicato della Federazione. Cosa vuol dire tampone dubbio? Bisognerebbe chiederlo ai medici federali e al laboratorio che ha sviluppato le analisi, ma è probabile che il tampone di Gagliardini abbia rilevato un’alterazione dell’ormai famigerato Gene N che, va ricordato, non segnala una positività diretta al patogeno SARS-Cov-2, ma un’infezione da coronavirus e i coronavirus sono tanti come specifica l’Istituto Superiore di Sanità: “Sono un’ampia famiglia di virus respiratori che possono causare malattie da lievi a moderate. Sono chiamati così per le punte a forma di corona che sono presenti sulla loro superficie”.

ESITI ALTERNI - Quindi il Gene N non rileva diretta infezione da Covid-19, tanto che a maggio il Ministero della Salute aveva dato solo consigliato - e non prescritto - di considerare coloro che hanno alterazioni al “Gene N” come positivi al Covid. Ma torniamo a Gagliardini. Protagonista di un'odissea in questo ultimo mese e mezzo. Il centrocampista dell’Inter viene trovato positivo al virus l’8 ottobre, un nuovo controllo - effettuato il 20 - dimostra un’ulteriore positività, ma il 26 ottobre il tampone rivela esito negativo. Ma il 7 novembre, dopo che Gagliardini ha giocato in Champions contro il Real Madrid (quindi per SynLab era tutto ok) il tampone effettuato dall’Inter in vista della sfida con l’Atalanta viene definito “dubbio”. Gagliardini si sottopone a un nuovo molecolare di controllo e risulta negativo. Fino a quanto accaduto oggi. Altro tampone e altro esito dubbio. L’Inter ha barato per mandare in campo il proprio numero 5 contro Real Madrid e Atalanta? No, sarebbe folle. Come è folle immaginare che lo abbia fatto la Lazio. Vedremo titoli urlati domani su alcuni giornali che richiamano farse e scandali? No, l'Inter non è la Lazio e quindi alcuni si guardano bene dall'associarle alcuni termini.

DUBBI - Restano molti dubbi sulla vicenda tamponi e restano molti dubbi su come il caso Lazio sia stato trattato giornalisticamente e anche da alcune procure che sembrano usare la Lazio per portare avanti faide personali. Ma torniamo al caso Gagliardini. Se il ragazzo ripetesse oggi il test e fosse positivo, cosa succederebbe? Le procure, federali e di Milano, aprirebbero inchieste sul rispetto del protocollo da parte dell’Inter e sui laboratori che hanno dato esiti discordanti sui tamponi effettuati da uno stesso soggetto? Perché mentre la scienza lavora per stabilire la sua verità e uno studio italiano, pubblicato su Jama Network, sembra intuire che un’infezione da Covid, in alcune persone, regredisca molto lentamente, lasciando anche tracce dopo mesi, la verità giudiziaria deve essere uguale per tutti e se la Lazio viene bersagliata continuamente, apparirebbe strano che - per una situazione simile - altri possano “cavarsela” senza “inchieste” di stampa e senza indagini delle autorità preposte. 

Pubblicato il 15/11