FOCUS - Candreva, la prima da ex: archiviati dolci ricordi e malumori, conta solo vincere per l'Europa

21.12.2016 10:30 di  Laura Castellani   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Candreva, la prima da ex: archiviati dolci ricordi e malumori, conta solo vincere per l'Europa
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La prima da avversari: stasera, la Lazio ritroverà Antonio Candreva. Spogliatoi separati, casacche diverse. Chissà che effetto farà all'esterno rincrociare i vecchi compagni, l'amico Federico Marchetti, o l'ex allenatore delle ultime sette gare della scorsa stagione, Simone Inzaghi. Di sicuro, a rendere più affascinante la sfida, ci si è messo di mezzo anche il destino: il caso vuole che Inter-Lazio si disputi precisamente un anno e un giorno dopo la sfida in cui proprio Candreva segnava la doppietta agli interisti. Due gol, due regali preziosissimi soprattutto per Stefano Pioli, al di là dei borbottii e dei malumori. Il tecnico dei laziali riuscì a proteggere la propria panchina - almeno fino al derby di aprile - anche grazie a quelle due reti di Candreva, piovute come manna dal cielo nel momento in cui le critiche si facevano sempre più aspre. A proposito: oggi a Milano, i biancocelesti incontraranno di nuovo anche quel mister che li guidò nella corsa all'Europa, due stagioni fa. Determinati nel non inciampare proprio a San Siro: Inzaghi non vuole interrompere la sua, di corsa.   

ODI ET AMO - "Ho sempre voluto l'Inter". Salvo poi scoprirsi, una volta conclusa l'estate: "Fino all’anno scorso ero incedibile, da quest’anno no. Sono arrivate delle proposte e la Lazio mi ha venduto. Negli anni sono sempre arrivate delle richieste e non le hanno mai prese in considerazione. Io volevo diventare un punto di riferimento ma non me lo hanno mai permesso". Dinamiche di mercato, la verità è nel cuore del centrocampista romano. Dalla fascia della discordia, dal rammarico di chi pensa di aver visto traditi i propri sentimenti, all'inevitabile partenza. Il destino che orchestra scenari suggestivi è lo stesso che ricama le più sottili ironie: tre mesi dopo l'ufficializzazione di Candreva, arriva anche quella di Pioli, a rivelare il posto dell'esonerato de Boer. E pensare che Antonio non fece troppo mistero del rapporto guastato da quella mancata nomina: "Ottimo rapporto con Reja e Petkovic, con Pioli un po’ meno", ci scherzava su, senza allontanarsi troppo dalla realtà dei fatti. Ma adesso è troppo tardi per rimuginarci ancora: "Alla Lazio non aveva gradito la mia scelta in merito alla fascia di capitano - confessa Pioli - ma lui è un grande giocatore ed è un grande professionista. Ormai quello è il passato, ora vogliamo fare il meglio per l'Inter”. Tutto chiaro. 

CONTA SOLO VINCERE - Anche Candreva, in settimana, è stato chiaro. Quattro gol e quattro assist, finora: contro la sua ex squadra, Antonio non ha nessuna intenzione di lasciarsi prendere dai ricordi. "Sarà una partita particolare, ho trascorso 4 anni e mezzo indimenticabili. Ma alla fine conta solo la vittoria per noi": dopo la vittoria sul Sassuolo - maturata proprio grazie all'ex laziale -, Candreva vuole essere ancora determinante per i suoi. Anche perché ottenere la vittoria contro la squadra di Inzaghi, in terza piazza, è un'occasione più che ghiotta, per gli interisti, galvanizzati dalle tre vittorie consecutive - Sparta Praga compreso -, intenzionati a rilanciare sé stessi nella corsa destinazione Europa. E Pioli, stasera, si affiderà senza remore al ritrovato Antonio: alle spalle di Icardi, dovrebbe agire lui, accompagnato da Banega e Perisic. Tre punti per vincere il confronto con il proprio passato: Candreva lascierà stare i sentimentalismi e le emozioni. Da una parte e dall'altra, stasera conta solo la vittoria.