La Lazio rifila nove reti alla Top 11 Radio Club 103. Rozzi show, doppietta per Djordjevic

Pubblicato il 16/07 alle 19:05
17.07.2014 06:45 di  Matteo Vana  Twitter:    vedi letture
Fonte: Matteo Vana - Lalaziosiamonoi.it
La Lazio rifila nove reti alla Top 11 Radio Club 103. Rozzi show, doppietta per Djordjevic
© foto di Lalaziosiamonoi.it

Vince ancora la Lazio, nove reti per liquidare la modesta Top 11 di Radio Club 103, tripletta per Rozzi, doppiette per Djordjevic e Ciani. Un match che non può essere indicativo, ma dimostra come i biancocelesti comincino ad ingranare: serviva mettere benzina nel motore per affrontare gli avversari che verranno, serviva testare i meccanismi difensivi provati e riprovati in allenamento, era utile vedere a che punto fosse l’inserimento dei nuovi - Djordjevic, Basta e Braafheid – ed il processo di crescita dei Primavera. Risposte che sono arrivate, Pioli può continuare, senza troppi pensieri, il processo di costruzione della Lazio che verrà.

FORMAZIONI – Pioli conferma quelle che erano le previsioni della vigilia. Marchetti tra i pali, linea difensiva a quattro con Konko, Cana, Filippini, Radu, linea mediana verdissima con Cataldi, Elez e Vinicius, attacco affidato a Rozzi, Felipe Anderson e Oikonomidis.

PRIMO TEMPO – Torna in campo la Lazio, avversario di turno la Top 11 Club Radio 103. Rimandato il volo di Olimpia, le condizioni meteo non permettono al simbolo biancoceleste di planare sul campo dell’impianto sportivo Zandegiacomo.  Pronostici rispettati,  non cambia il modulo, l’ormai “consueto” 4-3-3. Bastano 10 minuti alla Lazio per rendersi pericolosa con Konko, ma il suo pallonetto viene respinto prima che la sfera varchi la linea. Il vantaggio è solo rimandato, ci pensa Rozzi a sbloccare le marcature: il numero 33 prima si vede respingere il destro, poi con il sinistro supera il portiere avversario. Il vantaggio non ferma i biancocelesti che continuano a mettere in pratica gli insegnamenti di mister Pioli. Felipe Anderson ingaggia un personalissimo duello con Anzanello, l’estremo difensora cadorino fa bella figura respingendo un paio di conclusioni del centrocampista brasiliano. Più concreto Rozzi, il più in forma della compagine capitolina: è lui a firmare il raddoppio, il suo destro vale il 2-0. I biancocelesti provano ad alzare il ritmo, mister Pioli chiede di provare i movimenti studiati in allenamento, vuole che i propri ragazzi mettano in pratica i suoi insegnamenti. Il primo della classe è Rozzi, il bomber romano ci tiene a dimostrare che lui, la lezione, la sa a memoria: Konko se ne va sulla fascia, mette in mezzo e in spaccata, fa tris. Nemmeno il tempo di rimettersi seduti che ancora Felipe Anderson tentala rete, Anzanello respinge, ma sui piedi di Vinicius che non può fare altro che firmare il poker.  

SECONDO TEMPO – Prima della ripresa delle ostilità si prende la scena Olimpia. Il volo più difficile della sua vita va in scena sotto le Tre Cime di Lavaredo, il falconiere Bernabè tenta in tutti i modi di fare atterrare il simbolo laziale sul campo, ma la missione non va a buon fine. Niente Olimpia, c’è già stata abbastanza Lazio nel primo tempo. Nella ripresa Pioli cambia tutta la squadra: difesa con Basta, Novaretti, Ciani,  Braafheid, Ledesma, Antic e Mauri, attacco affidato a Cavanda, Keita e Djordjevic. Gli spettatori non sanno se osservare il simbolo biancoceleste - alle prese con un l’atterraggio - o quello che potrebbe diventarlo. Djordjevic si presenta subito alla sua maniera: stop con il sinistro, tiro ad incrociare e gol. La seconda rete con l’aquila sul petto del nuovo ariete laziale passa quasi inosservata. Non ci sta il serbo, la gente laziale deve ammirare le sue gesta, il gol che vale il 6-0 è un sinistro di rara potenza che strappa applausi. Lazio sul velluto, ma non poteva essere altrimenti. C’ è gloria anche per Ciani: la sua doppietta, segnata nello spazio di un minuto, vale l’8-0. L’appetito vien mangiando, anche Braafheid cerca di iscriversi al tabellino dei marcatori: il terzino olandese è in cerca di una conferma, un gol potrebbe essere la chiave giusta per strappare un ingaggio al ds sportivo Tare, ma il difensore che respinge il suo tiro sulla linea non ha a cuore il suo futuro e strozza l’urlo in gola all’ex Hoffenheim. Chi, invece, gonfia la rete è Mauri che sfrutta a dovere un assist con il contagiri di Keita. Finisce 9-0: un test importante per mister Pioli che ha potuto testare il livello di preparazione della propria squadra. La Lazio non raggiunge la doppia cifra, ma poco importa, in fondo è solo calcio d’estate.