Lazio, Rambaudi: "Zeman, Signori e la sconfitta a Tenerife: i miei ricordi"
RASSEGNA STAMPA - "La Lazio e l'Atalanta sono due delle squadre alle quali sono più legato e quelle che oggi mi diverto a guardare in tv", esordisce così Roberto Rambaudi ai taccuini de Il Cuoio, nell'inserto de Il Corriere dello Sport. In occasione della sfida dell'Olimpico tra le due squadre, l'ex attaccante ha ripercorso alcuni momenti significativi della sua carriera. Nel '94 è approdato nella Capitale biancoceleste: "In realtà dovevo andare alla Roma", svela. Trapattoni, infatti, gli aveva chiesto di seguirlo perché stava per firmare con i giallorossi. Poi però la società ha cambiato idea prendendo Mazzone, per questo è andato da Zeman. "All'inizio sono stato favorito dai suoi schemi, ma Zeman era molto più severo ed esigente con i suoi uomini di fiducia", spiega dicendo che a lui non ha mai regalato niente, anzi.
Con il tecnico però ha avuto tante soddisfazioni: "Il miglior calcio di Zeman si è visto alla Lazio". Rambaudi crede che il boemo non è mai riuscito a replicarlo da nessun'altra parte, i loro meccanismi funzionavano praticamente alla perfezione. In quella squadra c'erano tanti nomi importanti: "Ma la rosa era cortissima". Secondo lui, infatti, giocando sempre con gli stessi ogni calo si pagava caro, per questo forse si poteva fare di più a livello di risultati. "Noi abbiamo partecipato alla costruzione della Lazio, che nel giro degli anni successivi è diventata grande", spiega. Il loro gruppo non era competitivo per vincere, nonostante Rambaudi abbia fatto segnare tanti gol a Signori: "Gli ho fatto una marea di assist, e lui lo sa (ride, ndr.)".
I due hanno giocato insieme sei anni tra Foggia e Lazio, in campo si conoscevano benissimo. Ma l'emozione più grande per l'ex attaccante restano i trofei vinti alla Lazio: "Al pari della convocazione in Nazionale. Ci fu un momento che l'Italia venne definita la Lazionale visti i tanti calciatori biancocelesti presenti". Difficile per Rambaudi scegliere la partita più bella giocata con la maglia biancoceleste: passa da un 4-0 alla Juventus fino ai derby e a un Lazio - Inter 1-4. Non ha dubbi, invece, sulla gara che vorrebbe rigiocare: "Contro il Tenerife. Vincemmo 1-0 all'andata e poi al ritorno eravamo in vantaggio 1-0 con il gol di Nedved. Li abbiamo fatto rinascere con una serie incredibile di errori".