Lazio, che beffa! Il Bodo/Glimt passa ai calci di rigore

18.04.2025 07:30 di  Antoniomaria Pietoso   vedi letture
 Lazio, che beffa! Il Bodo/Glimt passa ai calci di rigore

Che sfortuna! La Lazio gioca una gara gagliarda, ma deve inchinarsi ai norvegesi ai calci di rigore. Decisivi gli errori di Tchaouna, Noslin e Castellanos, mentre per gli ospiti sbagliano Hauge e Berg. Un match assurdo quello dei biancocelesti che sbloccano la sfida con Castellanos nella prima frazione. Noslin in pieno recupero porta la sfida ai supplementari, mentre Dia porta avanti le aquile. Helmerson riporta il match in parità e si va ai tiri dagli undici metri che sorridono agli scandinavi. Il Bodo/ Glimt si giocherà l’accesso alla finale contro il Tottenham, per la Lazio solo tanti rimpianti.

FORMAZIONI -  Baroni cambia tre uomini rispetto al derby con Gila, Lazzari e Pedro in campo al posto di Gigot, Pellegrini e Dele Bashiru. Mandas confermato tra i pali con Marusic che si sposta come terzino sinistro. Binomio in mediana formato da Guendouzi e Rovella, mentre Isaksen, Zaccagni e Castellanos completano l’attacco.

PRIMO TEMPO -  Il Bodo spaventa subito la Lazio, ma Mandas blocca a terra il tiro di Hauge. Gli ospiti non ci stanno a fare i gregari e l’inizio è tutto di marca scandinava. Azione travolgente del Bodo e Bjorkan supera anche Mandas mettendo al centro, bravo Marusic ad allontanare. I biancocelesti crescono con il passare dei minuti e Pedro tra le linee dà parecchio fastidio alla difesa norvegese. Isaksen sulla destra si accende, ma le aquile sono imprecise. Al 19’ Haikin mura Pedro e sulla respinta nessuno riesce a ribadire in gol.  Rete che arriva al 21’ su iniziativa di Isaksen che mette all centro per Castellanos che di tacco insacca. Lazio che sulle ali dell’entusiasmo è ancora pericolosa con l’argentino che calcia alto dal limite. Lazio che spingono trascinati da un Olimpico incandescente.  La squadra dI Baroni è in pressione ma troppo imprecisa negli ultimi venti metri. Cross e potenziali occasioni si susseguono, ma la difesa del Bodo regge. Lazzari ruba palla ma non serve Zaccagni e prova il mancino, palla alta. L’ex Spal è una spina nel fianco della difesa ospite e dalle sue sgroppate arrivano i maggiori pericoli capitolini. Da azione d’angolo, la palla arriva a Castellanos che crossa al centro prima Marusic viene murato, poi Zaccagni calcia ma complice una deviazione la palla termina sul fondo. Al 44’ ci si mette anche la sfortuna quando il capitano della Lazio è perfetto di testa sull’invito di Gila, ma il pallone sbatte sulla traversa. L’ultima chance della prima frazione è per Berg, ma la sua punizione viene smanacciata in angolo da Mandas.

SECONDO TEMPO -  La Lazio spinge a tutta a inizio ripresa e colleziona angoli in serie. L’attacco biancoceleste sbatte sulla difesa scandinava. Bjortuft In scivolata  disperata salva sul cross di Pedro indirizzato a Castellanos. Zaccagni, ancora su assist di Pedro, calcia a occhi chiusi e Haikin blocca. Gli ospiti hanno una clamorosa occasione con Hogh su cui Mandas è magnifico e alza in angolo di spalla. Haikin poi diventa assoluto protagonista con tre super parate. Il portiere ospite prima si supera su Pedro al volo, poi su Castellanos e infine su Zaccagni. Baroni si gioca le carte Nuno Tavares e Dia al posto di Marusic e Pedro. Il portiere del Bodo è ancora provvidenziale sulla punizione di Zaccagni dai venti metri. Il Bodo/ Glimt guadagna tempo e Baroni richiama Isaksen e Rovella per Tchaouna e Vecino. La gara sembra stregata e addirittura il Bodo/ Glimt ha la palla del pareggio ma Helmersen a porta vuota mette tra le braccia di Mandas. Al 93’, quando tutto sembra finito, sponda di Romagnoli e Noslin insacca il gol del 2-0. Lazio con la testa ai supplementari ma Hauge spaventa con un destro che esce di un niente. Si va ai supplementari.

TEMPI SUPPLEMENTARI - I due extra time partono con un lungo possesso scandinavo. Ma al 3’ Nuno Tavares esce in lacrime lasciando il posto a Hysaj. Applausi dell’Olimpico e di tutti i compagni che abbracciano il portoghese. La Lazio si sistema e come nel primo tempo gestisce il pallone e al 100’ ennesimo strappo di Guendouzi e cross al centro perfetto su cui Dia deve solo spingere dentro il 3-0. La Lazio sfiora il poker proprio sul finire del primo tempo quando sull’angolo di Tchaouna, Vecino spizza di testa un pallone che esce di un niente. Il secondo tempo si apre con un rimpallo che premia il Bodo., Hauge cade in area l’azione prosegue e Berg calcia fuori. Helmersen al 109’si fa perdonare dell’errore del recupero e di testa rimette in parità l’incontro. Castellanos gioca da fermo a causa  dei crampi. Lazio che si rende pericolosa ancora con Tchaouna, Vecino e Dia, ma Haikin è attento. Helmerson rimedia il rosso perché, già ammonito, interviene duramente su Tchaouna e Romagnoli. Un minuto di recupero in cui l’ultimo spiovente viene controllato dalla difesa scandinava. Si va ai rigori. Hauge sbaglia il penalty iniziale, mentre Dia rimane lucido e porta avanti la Lazio. Tchaouna e Noslin sbagliano e i norvegesi sono a un passo dalle semifinali. Berg spedisce alto il rigore decisivo e la responsabilità finisce sulle spalle di Castellanos che si lascia ipnotizzare da Haikin. La Lazio saluta l’Europa League con tanti tanti rimpianti.

Pubblicato il 18/04 alle 00:00