PAGELLE - Spal - Lazio, la testa resta negli spogliatoi. Luis a metà, si salva Parolo
STRAKOSHA 5.5: Il primo pallone complicato lo deve raccogliere dentro la porta: Petagna lo fredda in girata col sinistro, non riesce a opporsi al tentativo dell’attaccante. Il secondo, piazzato da Kurtic, stesso discorso.
PATRIC 5: Non temporeggia, commette un fallo totalmente inutile e si becca un giallo stupido. Quello che spinge Inzaghi a sostituirlo a inizio secondo tempo. I suoi difetti non si scoprono certo oggi a Ferrara.
Dal 48’ VAVRO 5: Non ha colpe particolari sui gol incassati ma dà la sensazione di non essere sicuro nelle giocate, di subire la pressione di uno stadio caldo. E stiamo parlando del Mazza di Ferrara…
ACERBI 6: Regge la difesa finché può, la sua determinazione non basta per uscire quantomeno con un punto da una partita complicatasi dopo l’intervallo. Il suo approccio, quello giusto. Alcuni compagni invece…
RADU 5,5: La sua partita molto simile a quella degli altri biancocelesti: bene il primo tempo, in netto calo nella ripresa. Deve ricorrere alle cattive per impedire una ripartenza a campo aperto.
LAZZARI 6: Una spina sul fianco sinistro della Spal, almeno fino a quando in campo c’è Reca a fronteggiarlo. Lo mette in enorme difficoltà. Il crollo generale compromette anche la sua prestazione. L’aria di casa lo esalta a metà.
PAROLO 6,5: Si butta nello spazio, si sgancia in avanti con la fionda, soprattutto nella prima mezz’ora arrembante. Fa la sponda di testa che porta al rigore conquistato Caicedo. Chiude come regista, quando il ritmo della partita cala insieme a tutta la Lazio.
LEIVA 6: Sradica palloni e gambe: 45’ d’autore, da giocatore carismatico e leader del centrocampo. Salva un gol quasi sulla linea di porta, poi esce per un cambio offensivo che non dà i frutti sperati. Anzi. Però anche lui non era più quello ammirato nel primo tempo.
Dal 68’ MILINKOVIC 5,5: Nessun impatto sulla gara, di certo non solo per responsabilità sue. Qualche spizzata area, nient’altro.
LUIS ALBERTO 6: Il voto è la media esatta di un primo tempo illuminante e una ripresa con l’interruttore spento. Inventa fino all’intervallo: passaggi taglienti, filtranti geniali. Poi il buio: partecipa al black-out generale.
LULIC 5,5: Corre tanto, ma la sua spinta non produce nulla di esaltante. Neanche i soliti cross a rientrare con il destro. Prova opaca.
CAICEDO 6,5: Riapre la giostra dei pali colpiti: stop e tiro, la sfiga è sempre lì e stavolta punisce lui dopo i quattro nel derby. Sterza in area e si guadagna il rigore che sblocca il risultato. Scambia bene con Immobile, forse pure troppo. A volte si potrebbe tentare maggiormente la conclusione verso la porta.
Dal 68’ CORREA 5: Nemmeno un guizzo, non crea pericolo, un ingresso innocuo. Non spacca la partita, con le sue caratteristiche poteva fare qualcosa di più, non ci sono dubbi. Fa rimpiangere la presenza in campo di Caicedo.
IMMOBILE 6: Glaciale dal dischetto, dopo aver aspettato per una mezzoretta la decisione tramite Var. Il rigore non basta alla Lazio. Stranamente gli manca la cattiveria negli ultimi sedici metri, dove decide di duettare troppo con il partner di reparto. Poteva tentate qualche stoccata in più.
ALL. INZAGHI 5,5: La Lazio esce malissimo dalla sosta. Sceglie Patric e poi lo toglie. Mette a partita in corsa i due big lasciati in panchina inizialmente. Ma più che le giocate, nel secondo, alla sua squadra manca la voglia di portarsi a casa i 3 punti con il veleno necessario. I suoi calciatori lasciano la testa negli spogliatoi e vengono sbranati dalla ferocia della Spal.
SPAL (3-5-2): Berisha 6,5; Cionek 6,5, Vicari 6, Tomovic 5 (Felipe 6); D'Alessandro 5.5 (Sala 6), Murgia 6, Missiroli 6, Kurtic 7, Reca 4.5 (Strefezza 6,5); Di Francesco 6,5, Petagna 7. All.: Semplici 6,5.
Pubblicato il 15/09 alle ore 17:15