Lazio, amarezza e nuove prospettive: sogni, obiettivi e idee sul futuro... di Baroni

L’eliminazione patita ai calci di rigore contro il Bodo/Glimt lascia profonda delusione a Formello e in tutto l’ambiente Lazio. L’hanno rimarcato i protagonisti ieri nel post-partita, da Baroni a Zaccagni. La Lazio esce moralmente a pezzi dalla partita contro i norvegesi e fisicamente provata dopo 120 minuti di battaglia sportiva e i problemi fisici accusati da Tavares e Castellanos. Il portoghese è sicuramente out per la trasferta di Genova, il Taty andrà gestito.Genova, appunto. Perché oggi il dolore e la delusione sono cocenti, ma lunedì si torna in campo e la Lazio ha davanti a sé sei partite decisive. La società ha comunque ringraziato staff e giocatori per l'imegno di giovedì sera: Lotito negli spogliatoi ha fatto i complimenti a tutto il gruppo. Ora però si parte da Marassi, contro i rossoblu, che in casa hanno perso solo quattro volte in campionato, contro Verona, Juventus, Fiorentina e Napoli, fermando sul pareggio Inter, Roma e Bologna. Partita non semplice, soprattutto per le scorie che la Lazio si porterà dietro, ma anche partita da non sbagliare perché la lotta per l’Europa è serratissima, con sette squadre in dieci punti: dall’Atalanta terza a quota 61 al Milan nono con 51 punti.
Nel mezzo Juventus (59), Bologna (57), Lazio (56), Roma (54), Fiorentina (53). Ecco perché, a sei turni dalla fine, ogni passo falso può diventare compromettente. La Lazio ha il dovere di giocarsi fino in fondo le chance di agguantare il quarto posto, sarebbe un traguardo straordinario considerando le premesse di inizio stagione e le avversarie con le quali fare i conti. Per questo la delusione post Europa League va subito assorbita ed è necessario ripartire con fame e voglia di non mollare un centimetro. La Champions è a tre punti, è obiettivo complicato, perché le contendenti sono tante, alcune decisamente più attrezzate, ma non impossibile e allora vale la pena provarci fino alla fine, per non avere rimpianti.
La qualificazione all’Europa più nobile sarebbe come sbancare al casinò, ma a volte ci si può anche ritirare dal tavolo senza far segnare troppe perdite, ecco perché la qualificazione alla prossima Europa League resta traguardo da non sbagliare, perché con il nuovo format, la seconda competizione europea diventerebbe un obiettivo concreto anche il prossimo anno, come lo è stato fino a poche ore fa e perché comunque garantisce introiti importanti, seppur inferiori (e non di poco) a quelli faraonici della Champions. In queste ultime sei giornate, insomma, ci si gioca tanto. Si gioca tanto anche Baroni che senza qualificazione all'Europa rischia di vedere la propria posizione messa in discussione, anche se per ora la società fa sapere che il cammino della Lazio è in linea con quanto prefissato a inizio anno e che quindi l'allenatore a oggi non è un tema. Poi si vedrà, in base ai risultati, alle risposte che la Lazio darà da qui a fine stagione.
Pubblicato il 18/04