Lotito tuona sui fatti di Campo de' Fiori: "Basta accuse ai tifosi della Lazio. Vicini, con i fatti, al ragazzo ferito..."

26.11.2012 13:30 di  Marco Valerio Bava  Twitter:    vedi letture
Fonte: MarcoValerio Bava-Lalaziosiamonoi.it
Lotito tuona sui fatti di Campo de' Fiori: "Basta accuse ai tifosi della Lazio. Vicini, con i fatti, al ragazzo ferito..."
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Una notte di follia, di coltellate e vili aggressioni. Il raid al “Drunken Ship”, ai danni di alcuni tifosi del Tottenham, ma anche di altri avventori del locale, effettuato da una trentina di persone, fa ancora parlare non solo in Italia, ma anche –e forse soprattutto- all’estero. Roma è tornata “Stab City”, città degli accoltellamenti, scrivono in Inghilterra. Roma metropoli poco sicura, con rigurgiti di violenza cieca e bieca. Una violenza stupida, figlia di pochi e rigettata da tanti e che, soprattutto, con il calcio e con lo sport, ha poco da spartire. Tanto meno con la Lazio e i suoi tifosi che, invece, sin dal primo momento, erano stati indicati come i responsabili del raid di Campo de’Fiori. Una vergogna mediatica, un danno immenso per la Lazio. Le reazioni di tifosi e società sono state immediate, Lotito torna sull’argomento: “I media dovrebbero informarsi quando divulgano certe cose –spiega a Lazio Style Radio 100.7-, perché possono causare danni, anche irreparabili, sia a livello d’immagine che economico. E’ un problema deontologico. Non vedo perché bisogna sempre additare la tifoseria laziale con epiteti come “fascisti e razzisti”. L’atteggiamento della tifoseria biancoceleste è cambiato e lo hanno dimostrato in questi ultimi tempi. Questi sono fatti che non sono legati alla tifoseria, ma a un singolo che non può diventare emblema della tifoseria intera. Gli atteggiamenti e i comportamenti, poi, non erano supportati da motivazioni sportive, ma da problemi di rivalsa per fatti accaduti precedentemente –a Londra- nei confronti dei tifosi della Roma ed è questo che sta emergendo dalle indagini”. Fa sentire la sua voce la Lazio, non ci sta a finire nell’occhio del ciclone. Quei titoli che, per ore e ore, sono apparsi sulle homepage dei vari quotidiani e che accusavano i tifosi laziali, hanno fatto eco nel mondo, hanno gettato un’ombra sull’immagine del club e che, Lotito, vuole allontanare: “Parlerò ai media internazionali, perché il danno d’immagine è immenso. All’estero si è richiesta l’esclusione della Lazio dalle competizioni Uefa, quando la Lazio non c’entra assolutamente nulla e solo perché in Inghilterra e addirittura in America, hanno letto quello che si è scritto in Italia. La stragrande maggioranza della tifoseria della Lazio è pulita ed estranea a certi atteggiamenti. Se un singolo, poi, fa certe cose, rimane un delinquente, ma non per questo bisogna connotarlo con un’appartenenza calcistica. Non è un caso che la partita sia andata avanti senza problemi e incidenti”. Lazio estranea, fuori da ogni logica di violenza e di razzismo. Il messaggio è chiaro, non ha bisogno di interpretazioni. Anzi. La Lazio si è attivata per far sentire solidarietà e vicinanza anche ad Ahsley Mills, il ragazzo inlgese rimasto gravemente ferito nell’aggressione di venerdì notte: “La prima cosa che ho fatto è accertarmi di eventuali responsabilità della tifoseria e quando parlo di tifoseria mi riferisco a quella organizzata e subito ho capito che loro erano assolutamente estranei. Poi mi sono messo in contatto con le persone coinvolte nell’aggressione e in particolare con il ferito più grave che è ricoverato al San Camillo. Ho parlato con il direttore generale del nosocomio e mi sono reso disponibile una visita che è stata rimandata ad oggi –continua Lotito-, e poi a trovare una stanza d’albergo, alla quale abbiamo provveduto, per alcuni parenti di questo ragazzo che, arrivati a Roma, erano lì all’ospedale senza possibilità di riposare”. Lotito, però, è infuriato, le notizie lette su giornali italiani ed esteri lo hanno irritato. Si sente di difendere i suoi tifosi, accusati di aver esposto striscioni con scritte antisemite: “Si cerca sempre di gettare fango sulla Lazio e parlo non solo della società, ma anche della tifoseria che ha sempre cercato di dissociarsi da espressioni razziste. Su uno striscione c’era scritto “Palestina Libera”, striscione apparso anche nella gara Roma-Torino, ma lì non ho sentito molti parlarne. Non vedo razzismo, ma solo una posizione e un convincimento personale che, comunque, dovrebbe prescindere dal contesto sportivo. Nelle curve si deve evitare di prendere posizioni politiche e rimanere sempre nell’ambito sportivo”. L’ultima battuta di Lotito è dedicata al calcio giocato, al terreno che più si ama. Lazio-Udinese è sfida importante, un crocevia decisivo. Le vittorie di Roma e Milan spingono giallorossi e rossoneri a ridosso delle posizioni nobili e il pareggio della Fiorentina è un invito ad accorciare le distanze rispetto alle posizioni di testa. Lotito manda un messaggio ai suoi: “E’ una partita fondamentale, che può rappresentare un punto di partenza per assurgere a ruoli ben più importanti rispetto a quelli ricoperti fino ad ora, visti anche alcuni risultati di ieri e quelli che potrebbero maturare oggi. Per questo la squadra dovrà mettere in campo il massimo impegno”.