Lazio, El Italo: "Perfetto per Sarri, somiglia a Griezmann. Tutto su Taty Castellanos"

01.08.2023 13:00 di  Edoardo Zeno  Twitter:    vedi letture
Lazio, El Italo: "Perfetto per Sarri, somiglia a Griezmann. Tutto su Taty Castellanos"

"Nato argentino, cresciuto italiano". Un cuore diviso a metà tra l'Italia e l'Argentina, tra il Tricolore e l'Albiceleste, tra la pizza e l'asado, tra San Siro e la Bombonera. E' la storia de "El Italo Argentino", uno dei content creator sportivi più conosciuti sul web. Tra Youtube, Instagram e Tik Tok, con oltre 730 mila followers, il ragazzo racconta la sua passione per il futbol, un po' italiano e un po' argentino. Tifoso in particolare dell'Inter e del Boca, El Italo è un grande appassionato di calcio in generale. Lo mastica e lo vive da sempre. Nato con gli insegnamenti di Maradona, cresciuto con le gesta di Messi, oggi ha trasformato il pallone nel suo interesse principale e anche nel suo lavoro. Ce lo ha raccontato in esclusiva ai nostri microfoni: "Ho iniziato a fare video tre anni fa durante la pandemia. La scelta del nickname è stata abbastanza automatica. El Italo Argentino era troppo lungo ed è diventato solo El Italo. Il mio vero nome ho deciso di non svelarlo. Lo farò al raggiungimento del milione su Tik Tok. Molti italiani sono migrati in Sudamerica nel post guerra e io ho origini del sud Italia. Cerco di trasmettere esclusivamente la mia passione, credo che il calcio sia una metafora della vita. Ho ricevuto gli insegnamenti del Diego e del suo amore per il calcio, amava la pelota e tutte le magliette delle squadre. Io sono arrivato in Italia da piccolo, ma ogni argentino ha queste nozioni nel sangue. Il mio idolo è Messi. Sono cresciuto con lui, con le sue sconfitte e le sue vittorie. È stato più forte tecnicamente di Maradona forse, ma Diego è stato più grande. Entrambi verranno ricordati in Argentina ma in maniera diversa".

Cavani al Boca tanta roba....
"Arriva in età avanzata e infatti ci sono un po' di critiche. Ma il professionismo del Matador non si discute. Il Boca gli chiede i gol perché vuole tornare ad alzare la Libertadores. Manca da troppi anni. La squadra è forte, può essere la volta buona. Domani ci saranno gli ottavi".

Cambiamo completamente continente. C'è stato un nuovo  confronto Sarri-Lotito. Qual è il tuo giudizio sul mercato della Lazio?
"Seguo spesso la Lazio. Peccato per Milinkovic, ma servono nuove facce e nuovo entusiasmo. Non per forza nomi altisonanti. Quattro competizioni, compresa la Supercoppa Italiana, non sono poche. Ricci mi piace molto anche se forse 30 milioni sono un po’ troppi. Un altro che potrebbe far bene secondo me è Paredes. In una piazza calda così sa esaltarsi. Può ancora dare tanto nonostante la sfortunata parentesi Juve. I sudamericani sono così, vanno coccolati. Io lo vedrei molto bene, però ovviamente poi le valutazioni le fa l’allenatore con la società. Sarri ha spesso preferito la tecnica alla grinta, con Paredes rischierebbe di snaturarsi”.

Raccontaci il nuovo acquisto della Lazio Castellanos
“Ha fatto un percorso molto difficile nella sua vita. In Argentina non lo voleva nessuno, River Plate, Lanus. Il calcio argentino gli ha chiuso le porte. Una storia simile a quella di Griezmann che lasciò la Francia per cercare fortuna in Spagna. Lui non si è abbattuto, è passato per il Cile anche in categorie inferiori e poi il New York. Lì segna, gioca tanto e viene osservato da un collaboratore di Guardiola. L’anno scorso una grande annata a Girona con una squadra mediocre che è quasi sempre in seconda divisione spagnola. Ha fatto tanti gol in una squadra che propone un ottimo calcio. Per questo, secondo me, sarà un grande innesto per la Lazio. Ho visto che si è integrato subito con il gruppo specialmente con Luis Alberto, ha già iniziato a ridere e ballare. Se si divertono dentro e fuori dal campo sono guai per le altre squadre. Credo che a Taty non gli mancherà l’umiltà di mettersi dietro a Immobile e di lavorare a testa bassa. Spero che Ciro lo prenda sotto la sua ala che lo porti a prendersi la titolarità. Per le idee di gioco di Sarri, Castellanos è l’uomo perfetto”.

Simeone, Zarate, Veron, Crespo… Che considerazione si ha della Lazio in Sudamerica?
“La Lazio è una grande squadra. In Argentina si segue tanto il calcio italiano e i biancocelesti sono considerati come una big. Se parli con un tifoso del Velez o del Boca si ricordano di più della Lazio per via di Zarate. Parecchi argentini sono passati nella Capitale e hanno fatto un gran bene”.

Boca-River è come Lazio-Roma?
“Sì. Se devo dirti il derby più vicino a quello argentino è senza dubbio quello della Capitale. Ho girato parecchi stadi anche all’estero. Posso affermare che Lazio-Roma è il derby che si avvicina di più a Boca-River. Forse un po’ anche Genoa-Sampdoria”.

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