ESCLUSIVA - Olivares: "Quando manca Biglia la Lazio non gira, contro il Bologna gara da tripla"

Pubblicato ieri alle 18.14
14.01.2016 07:00 di  Davide Capogrossi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Davide Capogrossi- Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Olivares: "Quando manca Biglia la Lazio non gira, contro il Bologna gara da tripla"
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© foto di Federico Gaetano

Lazio-Bologna, i destini di due allenatori che si sono intrecciati nell'estate del 2014. Ad inizio giugno ci fu il celebre blitz a Formello per portare Roberto Donadoni in biancoceleste. La Lazio negò fino alla morte, la società virò su Stefano Pioli. Un anno e mezzo più tardi Donadoni ha risollevato le sorti di un Bologna in stato comatoso, centrando risultati importanti. Bologna: la piazza in cui forse Pioli ha dato il meglio di se, mostrando un calcio propositivo ed avvincente. Domenica i due allenatori si affronteranno in una sfida delicata per entrambe le squadre, la Lazio vuole confermare le vittorie esterne di prestigio contro Inter e Fiorentina e lasciarsi alle spalle l'inconcludente pareggio con il Carpi. La redazione di lalaziosiamonoi.it ha intercettato in esclusiva Davide Olivares, ex centrocampista con un passato in entrambe le squadre.   

L'ultima volta che ci siamo sentiti il Bologna era retrocessa matematicamente in B, oggi viaggia a media da Europa. "Donadoni ha portato qualcosa in più in questa squadra, alcuni giocatori stanno facendo la differenza, nelle ultime giornate hanno ottenuto risultati importanti".

Il merito è anche di una vecchia colpe come Pantaleo Corvino. "È un direttore sportivo che io ho avuto a Lecce, portò giocatori che hanno fatto strada come Vucinic. Ha fatto bene anche a Firenze, nel calcio ha il suo peso. Sta dando una mano a questa società alla quale sono  molto legato, sono contento che nell'ultimo periodo stia ottenendo dei buoni risultati. Bologna è una realtà che deve restare in Serie A".

Domenica contro la Lazio non sarà facile. "La Lazio nelle ultime tre partite mi ha un po' stupito. Ha ottenuto due vittorie a S.Siro e a Firenze contro le prime due della classe, poi ha pareggiato in casa contro il Carpi. Questo dimostra che è un campionato difficile ed aperto, non c'è una squadra che sta uccidendo il torneo. Le piccole non sono più piccole, mi riferisco a realtà come Sassuolo ed Empoli".

Che partita ti aspetti? "Sono due squadre in forma, con grande entusiasmo dopo gli ultimi risultati. È una partita aperta a tutti e tre risultati. Donadoni ha una mentalità offensiva e vincente, se la gioca in qualsiasi campo. Sarà una bella sfida, la Lazio come individualità ha qualcosa in più. A me piace molto Candreva, può risolvere la partite anche da solo. Il Bologna deve far forza sul gruppo, davanti ha un giocatore come Destro che sinora non ha dato quel che ci si aspettava".

Capitolo centrocampo. E se Biglia dovesse partire? "La società conosce il suo progetto, in caso di una partenza la Lazio perderebbe tanto. Quando è mancato la squadra non girava e non ha fatto risultato. È il perno di questa squadra, l'ha dimostrato, lo vogliono tante società".

Cataldi è il futuro della mediana. Anche tu sei arrivato alla Lazio molto giovane, noti delle analogie? "Io ho debuttato a 18 anni con la maglia della Lazio, ma collezionai appena 2 presenze di cui una a S. Siro contro l'Inter, eravamo già sul 3-0. Non mi sento di dargli consigli, l'ho visto giocare dalle prime partite e penso che abbia dimostrato di avere visione di gioco, è bravo tecnicamente e tatticamente e ha una buona personalità. Deve continuare su questa strada, ha già dimostrato di essere un giocatore da Serie A".