ESCLUSIVA - Frezzolini: "Atalanta in fiducia, parte alla pari con la Lazio! Marchetti? È di un altro pianeta"

28.10.2015 11:00 di  Davide Capogrossi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Davide Capogrossi - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Frezzolini: "Atalanta in fiducia, parte alla pari con la Lazio! Marchetti? È di un altro pianeta"
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© foto di Federico De Luca

Incrociare la Lazio ha sempre un gusto particolare. Giorgio Frezzolini ha indossato i guantoni da portiere sino alla scorsa stagione. Una lunghissima carriera iniziata all'inizio degli anni '90 nelle giovanili della Lazio. L'Aquila, una fede incrollabile, mai svanita nonostante le tante esperienze - spesso felici - che ha intrapreso nel corso degli anni. "Frezzolini uno di noi", recitava uno striscione della Nord srotolato il 13 gennaio del 2013, nel corso di un Lazio-Atalanta. Frezzolini ha vissuto gli ultimi cinque anni a Bergamo, con la maglia della Dea. Ha giocato poco, ma si è distinto per professionalità ed è stato utilissimo per far da chioccia ai giovani. Non a caso, quando ha deciso di ritirarsi in estate, la dirigenza orobica gli ha offerto il ruolo di preparatore dei portieri del settore giovanile. Stasera all'Atleti Azzurri d'Italia si gusterà la sfida tra i neroazzurri di Reja, in grande spolvero, e la sua sempre amata Lazio. La redazione di lalaziosiamonoi.it ha intervistato in esclusiva Giorgio Frezzolini per parlare della partita tra Atalanta e Lazio.

In estate hai appeso i guantoni al chiodo, si fa per dire. L'Atalanta infatti ti ha concesso un'opportunità come preparatore dei portieri del settore giovanile. "È un'esperienza nuova e bellissima, son passato dall'altra parte (ride, ndr). Sto svolgendo questa mansione con grande entusiasmo e mi sta piacendo molto. È una grande gratificazione far parte di uno dei settori giovanili più importanti d'Italia. Sono molto contento della possibilità che mi è stata data".

I grandi viaggiano a vele spiegate, si può puntare a qualcosa di più della salvezza? "Secondo me sì perché siamo una società ambiziosa per le nostre possibilità, vogliamo ottenere qualcosa di più di una semplice salvezza, alzare l'asticella stagione dopo stagione. I presupposti ci sono, si è lavorato bene quest'estate, le cose per ora stanno andando bene e sono frutto di una buona programmazione".

In casa ha totalizzato tre vittorie e un pareggio. Qual è il segreto?  "Per noi giocare in casa con l'entusiasmo che si è creato è un valore aggiunto. Le prestazioni che abbiamo fatto ci hanno dato coraggio e fiducia".

Quali sono le principali differenze tra le gestioni di Colantuono e Reja? "Sono due modi diversi di lavorare, ognuno ha le sue idee e la sua filosofia. Reja ha una grandissima esperienza e sa gestire molto bene il gruppo. Questo è un aspetto fondamentale quando hai giocatori intelligenti e validi".

Reja potrebbe sfruttare il vantaggio di conoscere i segreti di questa Lazio? "La Lazio è al secondo anno con Pioli, la mentalità cambia da allenatore ad allenatore. Non so quanto la Lazio possa conservare della mentalità di Reja, sicuramente un bellissimo ricordo. Su altri aspetti penso che dopo due anni, cambi un po' tutto dal punto di vista tecnico-tattico".

Che tipo di gara prevedi? "Una bella partita perché sono due squadre che giocano bene e interpretano alla perfezione le idee dei propri allenatori. Sarà una gara giocata a viso aperto, nessuna delle due si chiuderà. È difficile fare un pronostico, partono alla pari, è una partita da tripla".

Quali sono le armi principali di queste due squadre? "L'Atalanta ha una buona base difensiva, è difficile da scardinare. In attacco ha giocatori come Pinilla, Moralez e Denis che stanno bene. Non so chi sceglierà il mister visto che ci sono tre partite in una settimana. La Lazio potrà sfruttare la velocità dei suoi giocatori offensivi, è la sua dote migliore".

Marchetti si sta rilanciando come uno dei migliori portieri in Italia, alle sue spalle scalpita Berisha. Che ne pensi di questo dualismo? "Non parlerei di dualismo perché secondo me Marchetti è di un altro pianeta. Ha avuto momenti difficili come tutti, ma è un portiere di assoluto valore. Lo è anche Berisha, è un buonissimo secondo. In una grande squadra è giusto che ci siano ruoli ben distinti, nonostante siano due ottimi portieri".

Pioli ti ha allenato a Modena dieci anni fa. Ti aspettavi questa capacità di gestire le pressioni in una piazza così complicata? "Ha gestito e sta gestendo i ragazzi in modo esemplare. Nella scorsa stagione ha ricostruito un po' tutto, quest'anno nonostante tante difficoltà sta facendo un buon lavoro. Secondo me non può ambire allo Scudetto perché non ha una rosa completa, ci sono squadre più attrezzate che hanno qualcosa in più".

L'ultima domanda da romano e laziale. Se pensi ad un derby senza curve cosa ti viene in mente? "Se i tifosi hanno fatto una scelta così drastica in una partita così sentita vuol dire che hanno ragioni veramente importanti. Dividere e smembrare le curve non è una cosa giusta, è una violenza che non serviva. Sono anni che non succede nulla di grave all'interno dello stadio. Il bello dei derby è sempre stato lo spettacolo delle curve e gli sfottò, che ci sono da sempre".