SPORT & ORTOPEDIA - Professor Lovati e Lalaziosiamonoi.it, nono appuntamento: la pubalgia

13.11.2012 10:30 di  Marco Valerio Bava  Twitter:    vedi letture
Fonte: lalaziosiamonoi.it/Stefano Lovati/Giorgia Baldinacci
SPORT & ORTOPEDIA - Professor Lovati e Lalaziosiamonoi.it, nono appuntamento: la pubalgia

Nell'ultimo appuntamento della rubrica "Sport&Ortopedia", curata dal Prof. Stefano Lovati, abbiamo trattato delle problematiche relativa alla patologia poco nota delle fratture da stress. In questo nono appuntamento, il Prof. Stefano Lovati, Responsabile ortopedico della S.S. Lazio calcio e Responsabile Sport Clinique Paideia, ci guida alla scoperta della pubalgia. Una patologia questa che può considerarsi il vero 'incubo' soprattutto per i calciatori - ma non solo - categoria particolarmente soggetta a questo tipo di infiammazione altamente invalidante per un atleta. Come sempre nella nostra rubrica andremo ad indagare le cause, i sintomi e la possibile terapia per prevenire e curare questo tipo di patologia. E' possibile, per voi utenti de Lalaziosiamonoi.it, formulare i vostri quesiti ed ottenere opportune risposte. Inoltre, con l’ausilio di un link di riferimento, potrete approfondire le tematiche affrontate, anche in maniera del tutto personalizzata.

Chiamata anche sindrome retto adduttoria, vero incubo dei calciatori, è una forma dolorosa sostenuta da molteplici fattori che si manifesta con sintomi dolorosi nella regione inguinale e dei muscoli interni della coscia nella loro inserzione pubica. Il più delle volte interessa un solo lato, e pur non essendo di esclusiva pertinenza nel calcio, rugbisti, tennisti, pattinatori, ed appunto calciatori, sono le “vittime” preferite da questa affezione poiché i gesti tecnici e gli intensi carichi di lavoro  che si effettuano in queste discipline, procurano forti squilibri a livello del bacino con successive alterazioni funzionali. Si tratta di una condizione altamente invalidante per l’atleta tanto da costringere lo sportivo a lunghe assenze dagli allenamenti e dalle competizioni.
Nell'ambito del calcio esistono senza dubbio molti gesti tecnici che possono favorire l'insorgenza della patologia: salti, dribbling, movimenti torsionali, contrasti in fase di gioco effettuati in scivolata ( e quindi con gamba abdotta e  muscolatura abduttoria in tensione), cambiamento delle abitudini atletiche dello sportivo, costituiscono indubbiamente dei fattori che causano forti sollecitazioni a livello della sinfisi pubica. Il gesto stesso del calciare, e la corsa effettuata su terreni sconnessi, costituiscono ulteriori stimoli di intensa ed abnorme sollecitazione funzionale della regione pubica.

Altre cause
Asimmetria arti inferiori, difetti posturali, patologie a carico del piede  (cavo, piatto, pronato), patologie a carico dell’articolazione dell’anca, iperlordosi della colonna lombare, ipotonia muscolare soprattutto della parete addominale e dei muscoli ischiocrurali, terreni di gioco sbagliati, cambiamenti di metodiche di allenamento.  

Sintomi
Il quadro sintomatologico è dominato dal dolore il più delle volte di tipo progressivo, e dall’impotenza funzionale. La sintomatologia dolorosa, presenta delle intensità molto variabile,  può essere riferito al pube con irradiazione talvolta in basso verso la parte interna della coscia fino ad arrivare in sede testicolare oppure verso l’alto verso la parete addominale, spesso evocato da un colpo di tosse o da uno starnuto. Queste algie che insorgono all’inizio ad una attività fisica, possono in seguito comparire durante movimenti quotidiani, fino ad arrivare a disturbare il riposo notturno. Il paziente ha difficoltà nel salire e scendere dalla macchina, nel fare le scale e nel flettere il busto con partenza da sdraiato. L'insorgenza dolorosa può comparire in seguito a una gara e/o allenamento, essere già presente prima della prestazione e scomparire durante la fase di
riscaldamento, per poi ricomparire nel prosieguo dell'attività. 

Diagnosi
E’ spesso solo una constatazione clinica nella quale la specialista deve individuare le cause e gli eventuali fattori predisponenti che hanno condotto a questa patologia. Lo specialista dovrà valutare la colonna con il paziente in piedi e sdraiato, testare la forza e la validità dei gruppi muscolari,  la funzionalità dell’articolazione dell’anca e delle sacroiliache.  Le radiografie standard a volte possono evidenziare alterazioni degenerative del profilo osseo a livello pubico, e mettere in evidenza dismetrie del bacino, la risonanza magnetica e l’ecografia possono mettere in risalto eventuali danni strutturali ed edemi dei muscoli e delle loro  inserzioni tendinee.  

Terapia
molto spesso diagnosi imprecise, alle quali conseguono degli inadeguati interventi terapeutici, fanno della pubalgia una patologia molto invalidante che, a volte, costringe l'atleta a lunghe sospensioni dall'attività sportiva, che possono talvolta arrivare a compromettere un'intera stagione agonistica. Quale che sia la forma anatomo-clinica, il trattamento comincia innanzitutto
con il riposo sportivo che va da 2-3 settimane fino a 3 mesi, oltre al riposo è spesso indicata soprattutto nelle fasi acute una terapia antinfiammatoria non steroidea per via sistemica, impacchi di ghiaccio, stretching e massaggio trasverso profondo degli adduttori. Oltre a questo si ricorre quasi sempre a trattamenti osteopatici e posturali, volto alla mobilizzazione (che si limiterà al raggio di movimento concesso dal dolore), al potenziamento muscolare isometrico nonchè al recupero di compensi muscolari e posturali. Verranno privilegiati quindi lo stretching degli adduttori, l’allungamento della catena cinetica posteriore fino al tendine di Achille ed il rafforzamento degli addominali bassi o corti ed il lavoro in accorciamento. Il trattamento conservativo cinesiterapico è efficace per circa un 90% dei casi. La terapia chirurgica trova spazio per quelle lesioni che non rispondono alla terapia conservativa e che sono cioè ormai croniche. Rare sono le indicazioni alla chirurgia nelle lesioni acute.

Per ulteriori approfondimenti su problemi di natura ortopedica il Professor Stefano Lovati, vi invita a contattarlo direttamente alla sua email, o visitare il suo sito internet. Cliccate sui rispettivi banner per il link desiderato.

 

                                    

 

 

                 

 

 

 

 

Dottor Stefano Lovati

Specialista in ortopedia e traumatologia
Responsabile ortopedico  S.S. Lazio calcio
Responsabile Sport Clinique Paideia