SPORT & ORTOPEDIA - Professor Lovati e Lalaziosiamonoi.it: Le fratture costali, patologia tipica dello sportivo...

03.02.2014 14:59 di  Marco Valerio Bava  Twitter:    vedi letture
Fonte: lalaziosiamonoi.it/Stefano Lovati
SPORT & ORTOPEDIA - Professor Lovati e Lalaziosiamonoi.it: Le fratture costali, patologia tipica dello sportivo...
© foto di Lalaziosiamonoi.it

Nuovo appuntamento con la rubrica "Sport&Ortopedia", curata dal Prof. Stefano Lovati Responsabile ortopedico della S.S.Lazio e Sport della Clinique Paideia. Questa settimana, l'argomento trattato è quello delle Fratture Costali, evento traumatico molto frequente in chi pratica sport sia a livello agonistico, che a livello amatoriale. Una patologia particolare, da trattare con cura e precauzione.

FRATTURE COSTALI
Si tratta di fratture assai frequenti nell’ambito sportivo, e nei traumi stradali. Sport come rugby, sci, calcio, box, sono tra le attività sportive maggiormente interessate a questo evento traumatico. Le coste (o costole), sono segmenti scheletrici formati da una parte ossea, la costa propriamente detta, completata in avanti da un tratto cartilagineo, la cartilagine costale. Le coste si articolano posteriormente con le vertebre toraciche e circoscrivono, come archi, gran parte della cavità toracica fino ad articolarsi anteriormente (non tutte) con lo sterno costituendo così la gabbia toracica. Le coste sono complessivamente 12 paia: l’11a e la 12a sono libere da ogni connessione con le coste precedenti e terminano con una piccola cartilagine appuntita; sono denominate coste libere (o fluttuanti). Si tratta di strutture ossee talmente elastiche da consentire espansioni, restringimenti e modificazioni alla gabbia toracica, entrando nella fisiologia respiratoria (inspirazione ed espirazione). Oltre a consentire una corretta respirazione, rappresentano un valido scudo difensivo per organi vitali quali cuore, polmoni e diaframma. La frattura di una costola è una lesione considerata poco grave, a meno che la frattura stessa, non comporti patologie respiratorie. Quando si tratta di traumi importanti che implicano la rottura di tre o piú costole, è necessario monitorare il paziente possibilmente in ambiente sanitario adeguato. Per “infrazione” si intende una frattura incompleta della struttura ossea.

Cause

Le costole possono rompersi a seguito di un trauma diretto o indiretto. La frattura da trauma diretto si assiste negli incidenti stradali e nei traumi da sport  conseguenti a cadute in terra, impatti violenti sulla cassa toracica (rugby), gomitate (Calcio), pugni (box), durante una manifestazione sportiva. Le fratture costali da trauma indiretto sono tipiche nelle persone più anziane dove un semplice starnuto, o un colpo di tosse possono interrompere la continuità ossea o cartilaginea della costa soprattutto in ragione di uno stato di osteoporosi. Anche microtraumi ripetuti per lungo tempo come uno stato patologico e reiterativo di tosse violenta può minare l’integrità costale.  

Sintomi

Che sia un trauma diretto o indiretto il quadro sintomatologico è dominato da un dolore acutissimo. La sintomatologia algica può durare anche 30/40 giorni. Il dolore si accentua negli atti respiratori e nella posizione di riposo (sdraiata); ogni eventuale colpo di tosse o starnuto, esacerba il dolore. Difficoltà respiratoria con sensazione di “sete d'aria", può far pensare ad una complicanza compressiva della pleura. In presenza di fratture costali multiple, ci può essere una mobilità anomala delle costole lese, che si spostano in direzione opposta a quelle sane (volet costale). Si parla in questo caso di “respiro paradosso”. Il dolore di solito impedisce il riposo notturno e risponde poco ai farmaci antidolorifici.

Diagnosi 

Chiedere al paziente la modalità e l’insorgenza del dolore, esaminare palpatoriamente la gabbia toracica ed invitare il soggetto ad effettuare atti respiratori. Eseguire sempre un controllo radiografico per coste nelle proiezioni standard. È da sottolineare che a volte  in presenza di modeste fratture costali o di infrazioni l’esame radiografico eseguito a ridosso dell’evento traumatico, può risultare negativo per interruzione ossea. Tale esame può diventare positivo e quindi evidenziare meglio la frattura a circa 10 giorni dal trauma. Raramente si ricorre ad esami strumentali come TAC e RM.

Terapia
 In presenza di semplici fratture senza alterazione della funzione respiratoria, si invita il paziente a non effettuare bruschi movimenti di rotazione del tronco e chiaramente a non avere contusioni o compressioni della zona lesionata. Il riposo notturno deve essere effettuato in posizione semiseduto (con molti cuscini dietro il torace). Infatti la classica posizione di riposo supino, aumenta la sintomatologia algica. I bendaggi di compressione non sono raccomandati per le costole rotte  perché possono impedire i respiri profondi. Di solito vengono prescritti farmaci antidolorifici per controllare il dolore. Solo quando il dolore è in fase di remissione, può essere indicata la magnetoterapia per velocizzare il processo di riparazione ossea. Evitare massaggi, e manipolazioni osteopatiche. Il ritorno allo sport è consigliato dopo almeno 45 giorni.

Complicazioni

In presenza di un trauma toracico chiuso bisogna sempre prestare molta attenzione. Anche di fronte ad una semplice infrazione o frattura costale isolata, bisogna necessariamente monitorare la funzione respiratoria. In linea di massima in presenza di una frattura costale isolata composta, le complicanze sono pressoché nulle, in presenza di fratture multiple o scomposte possiamo assistere a importanti complicazioni quali lesioni dei vasi sanguigni, lesione e perforazione della pleura e del parenchima polmonare con possibile pneumotorace (aria nel cavo pleurico), o emotorace(sangue nel cavo pleurico). In presenza di fratture costali scomposte o multiple si richiede il ricovero in ambiente sanitario per almeno 24/48 ore.

 

 

 

 

 

 

 

 

                                    
 

 

 

 

 

 

 

Dottor Stefano Lovati
Specialista in ortopedia e traumatologia
Responsabile ortopedico S.S. Lazio Calcio
Responsabile Sport Clinique Paideia