Simeone e Veron in coro: "Non siamo amici, divergenze alla Lazio e in nazionale. Ma in campo..."

Amazon Prime Video ha rilasciato la prima stagione della serie "Simeone - Vivir partido a partido" che vede protagonista il Cholo. La serie racconta la stagione 2020/21 dell'Atletico Madrid che hanno vinto il titolo dopo un campionato tesissimo. Nel corso delle sei puntate, il tecnico argentino ripercorre la sua carriera da calciatore. Grande spazio è dedicato alla sua avventura alla Lazio. Tra le tante persone intervistate c'è anche Juan Sebastian Veron che, un po' a sorpresa, rivela di aver avuto più di qualche problema con Simeone. La Brujita dice: "Per il Cholo ho rispetto e ammirazione, ma non siamo amici e non mi sono mai considerato tale. Dopo tutto questo tempo posso arrivare a considerarmi un buon compagno di squadra. Abbiamo avuto divergenze sia in nazionale che alla Lazio. In campo, però, io avrei ucciso per lui e lui faceva lo stesso".
Una situazione che non tutti conoscevano che è stata confermata anche da Simeone stesso: "Iniziai ad avere contatti con la Lazio, il presidente aveva messo una squadra importante già nella stagione precedente. Boskic, Mancini, Ravanelli, Inzaghi, Nedved,Conceicao, Nesta e Couto e aveva raddoppiato gli sforzi con l'arrivo di Veron. Un calciatore che è stato senza dubbio in quel decennio tra i migliori nel suo ruolo". Il rapporto con lui non è mai stato così stretto fuori dal campo: "Mi sedevo vicino a lui, lui arrivava, ci cambiavamo uno vicino all'altro. Io non lo salutavo e lui non salutava me. Anzi spesso si spostava. Il nostro rapporto era solo sul campo. Se toccavano lui era come se fosse mio fratello. Se avevi intenzione di vincere io lo avrei scelto senza nessun dubbio. Nessuno è più importante della squadra, questa frase dice tutto". Vedendoli in campo sembravano inseparabili e sono stati tra i punti di forza della Lazio del secondo scudetto, ma la verità che emerge è che non è tutto oro quello che luccica.