Lazio, Fascetti: “L'affetto dei laziali dimostra che abbiamo fatto un'impresa"
Giuliano Fiorini in campo, Eugenio Fascetti in panchina. Il mister della Lazio del -9 è diventato a sua volta idolo dei tifosi laziali e simbolo di quell'impresa storica, indimenticabile: “Non ci siamo accorti subito dell'importanza di quello che avevamo fatto, ci è voluto un po'. Ancora oggi quella squadra che gode di un alone di simpatia straordinario tra i tifosi, questo vuol dire che abbiamo realizzato qualcosa di speciale”. Così l'ex allenatore ha esordito questa mattina ai microfoni di ElleRadio, ma, dopo un breve ricordo della grande impresa raggiunta, Fascetti ha voluto parlare anche dell'attualità del mondo Lazio. Ecco il suo parere sul lavoro del “collega” Simone Inzaghi: “Inzaghi è un tecnico che sta crescendo bene, ma per fare il salto di qualità ha bisogno di giocatori veri che possano fare la differenza. Con questo organico a disposizione, anche uno bravo come lui non può fare molto di più. Spesso, la Lazio ha evidenziato momenti di sbandamento che in pochi minuti hanno compromesso partite giocate anche molto bene. Come accadde l'anno scorso contro Salisburgo e Inter, ma anche quest’anno con Spal, Sassuolo e Chievo per fare degli esempi. Potrebbe essere un difetto di personalità, magari giocatori con determinate caratteristiche mentali potrebbero correggerlo”.
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