Lazio, Fabiani a LSC: "È un grido di allarme. Saremo duri a morire"

19.10.2024 23:34 di  Ludovica Lamboglia  Twitter:    vedi letture
Lazio, Fabiani a LSC: "È un grido di allarme. Saremo duri a morire"

Termina con un amaro autogol firmato Mario Gila la sfida Juve - Lazio. Al termine del match è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel il ds Angelo Fabiani soffermandosi con un duro attacco al sistema arbitrale a seguito dei fatti avvenuti nel match: “Mi dispiace aver perso questi punti qui per la società e i tanti tifosi e se vogliamo anche per tutti i tifosi in generale. Di queste chiamate al VAR ne abbiamo le tasche piene, non c’è uniformità di giudizio, è sotto gli occhi di tutti anche se fatto vedere mezza volta, Romagnoli sotto tutte le salse e anche sotto aceto, sono dispiaciuto per tutti, anche in 10 abbiamo fatto una gara importante. C’è stato questo episodio eclatante prima del gol e chissà che non si portava sul pareggio.  Mi dispiace perché perdere così ti lascia l’amaro in bocca, saremo duri a morire, ci riprenderemo ma mi auguro che questi episodi non siano sempre contro la Lazio. A Firenze l’abbiamo accettato, altre dinamiche invece non sono state sanzionate, va messo un punto con la sala VAR. La chiamata dalle panchine? C’è il VAR, l’AVAR  e ci sarà poi avatar. Il tema del VAR, secondo me le persone preposte ci devono mettere le mani. Se faccio errori eclatanti il presidente mi solleva dall’incarico, questi signori che incappano in questi errori clamorosi è giusto che si prendano un mese di riposo. E’ una condotta violenta, c’è poco da dire.

Il VAR deve capire che ci sono falli da campo punibili e non punibili, vedere un fermo immagine e un contatto, il contatto è uguale a sanzione per regolamento ma ci deve essere uniformità, lo dico per il movimento in generale, noi ci alzeremo più forti di prima.

Non mi lamento, non è giusto lamentarsi sull’intervento su Romagnoli che da campo non è mai sanzionabile e aveva visto bene l’arbitro, se si va al VAR e si fa un fermo immagine, si vede un contatto dopo che la palla va via si applica il regolamento e punizione. Anche una condotta violenta che è visibile in Mozambico, anche Samantha Cristoforetti la vede, a Lissone non se ne accorgono, ma ce lo dicessero che lo erano, farebbero buona figura. E’ un grido di allarme per il sistema calcio, sennò non si gestisce più. Negli spogliatoi ho fatto i complimenti alla squadra, 'avete fatto una partita tosta, gagliarda, non meritavamo la sconfitta, abbiamo giocato in 10, ci rialzeremo più forti di prima”.