La rabbia di Previti Jr: "Non devo la mia carriera a una chiamata fatta da mio padre"

18.02.2015 12:04 di  Claudio Cianci   vedi letture
Fonte: Claudio Cianci- Lalaziosiamonoi.it
La rabbia di Previti Jr: "Non devo la mia carriera a una chiamata fatta da mio padre"
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© foto di Anto.Abbate/TuttoLegaPro.com

Il caso Lotito-Iodice ha scatenato un vero e proprio terremoto mediatico che ha coinvolto parecchie figure legate al mondo del pallone. Fra queste c’è anche quella di Umberto Previti, figlio dell' Avv. Cesare Previti, ex portiere ormai dedito agli studi universitari. Umberto è cresciuto nel vivaio biancoceleste ed è tifosissimo della Lazio. Negli ultimi giorni alcune testate hanno tirato in ballo il suo nome scrivendo che, ai tempi in cui vestiva ancora la maglia della Biancoceleste, avrebbe ricevuto delle raccomandazioni dal padre. Proprio l’ex portiere ha deciso di smentire queste voci ai microfoni de lultimaribattuta.it.

Umberto ti ha dato fastidio vedere il tuo nome sui giornali ed anche sui siti laziali?

"Molto, perché da quella storia sono passati 9 anni ed è stato un fatto che mi è costata l’etichetta di ‘raccomandato’, anche se non è così. Se si legge il contenuto di quell’intercettazione, si capisce che il significato era un altro".

Ad esempio?

"Mio papà lamentava la gestione del settore giovanile in mano a gente improvvisata che curava i loro interessi, facendo giocare gente raccomandata da loro. Poi è stata ritirata fuori anche la storia della lista Champions League".

Spiegaci meglio la questione...

"Io in quella lista ci stavo, ma insieme ad altri 25 compagni della Primavera. Una cosa che facevano tutte le squadre che giocano coppe europee e che hanno la lista B dei giovani. Un fatto normalissimo, al quale è stato dato un incomprensibile risalto mediatico".

Ti sei mai sentito un raccomandato?

"Assolutamente no e se ho fatto il professionista per 6 anni di certo non lo devo a una telefonata fatta da mio padre. Ripeto, una telefonata per lamentarsi della gestione del settore giovanile quando avevo 15 anni…"

Ma perché ora ti hanno voluto tirare dentro a questo polverone?

"Sono anni che alcuni quotidiani non perdono occasione per gettare fango sulla mia famiglia, ma questo non mi interessa. Ho fatto per tanti anni il portiere, ho le spalle larghe.Quello che mi ha fatto male è stato trovarlo su diversi blog di tifosi laziali. Perché io sono uno di loro, e seguo sempre la Lazio, ovunque giochi".