L'AVVERSARIO - Panathinaikos, il Trifoglio appassito soffre la crisi

25.10.2012 13:10 di  Davide Capogrossi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Davide Capogrossi - Lalaziosiamonoi.it
L'AVVERSARIO - Panathinaikos, il Trifoglio appassito soffre la crisi

Il Trifoglio non cresce più, sul Monte Olimpo, quello del calcio. Dubitiamo che la versione pallonara della dimora degli dei si trovi in Grecia, oggi ancor di più. Dio salvi il Panathinaikos, disintegrato da una situazione economica e sociale ai limite dello scibile. Dio salvi il Pana, i suoi tifosi, infuriati per i disastri del governo, scaricati per i disastri della squadra. Stasera allo Stadio Olimpico di Atene, vero tempio del calcio, saranno circa 20mila,  in una cornice da 70mila posti, una scarna cornice, piena di vuoti. I tifosi vogliono la testa di mister Jesualdo Ferreira, come se fosse un espiatore di tutte le colpe. In realtà la squadra ha affrontato la nuova stagione senza un progetto e soprattutto senza fondi, il  nuovo presidente Ioannis Alafouzos è già in difficoltà finanziaria. Le polisportiva dirotta il tesoretto verso la pallacanestro, garanzia di successo. Ed il calcio è sprofondato, 13 punti di distacco dall’odiato Olympiakos dopo sole 7 giornate.

STORIA – L a squadra di calcio del Panathinaikos nasce il 3 febbraio 1908, contestualmente alla fondazione dell’omonima polisportiva. Il club contende con i cugini dell’Olympiakos il primato di sovrano del calcio greco. I Verdi di Atene hanno conquistato 20 campionati nazionali, e 17 Coppe di Grecia. Inoltre è l’unica squadra greca ad aver raggiunto la finale di una competizione europea. Era il 2 giugno 1971, finale di Coppa Campioni il Pana allenato dal leggendario ungherese Ferenc Puskas si arrese sotto i colpi dell’Ajax d Crujiff, Van Dijk e Neeskens. La stagione seguente la rinuncia dell’Ajax portò il Pana a scontrarsi con il Nacional Montevideo nella Coppa Intercontinentale, ma perse nella doppia sfida. La squadra si arrestò alla gara di semifinale di Coppa Campioni nel 1985 e nel 1996. Gli anni Duemila sono stati contrassegnati da continue sconfitte nel testa a testa con l’Olympiakos: dopo il 19esimo titolo diversi elementi lasciarono il gruppo e trascorsero diversi anni prima dello scudetto della stella, l’ultimo conquistato. Correva la stagione 2009/10 ed il Pana vinse campionato e coppa nazionale grazie alle giocate di Cissè, Katsouranis ed il talentoso argentino Leto. Lo scorso anno, con il tecnico portoghese Jesualdo Ferreira in panchina, è arrivato un secondo posto, poi la crisi, i grandi addii, ultimo in ordine di tempo quello dell’esperto Katsouranis, tagliato ad espiazione dei peccati del gruppo. Ed il pubblico non gradisce.

CURIOSITA’ – L’emblema della squadra, il trifoglio,  fu disegnato da George Hatzopoulos, direttore della National Gallery e membro del club. Il trifoglio fu portato al club da Michalis Papazoglou, giocatore e in seguito segretario generale del Panathinaikos, che lo indossava abitualmente nel suo ex club, il Chalkidona di Istanbul. Il club acquistò notorietà nella prima metà degli anni 10, grazie all’operato del pioniere inglese John Campbell, allenatore-giocatore di quella squadra. Nel 1972 Antonis Antoniadis diventò il primo capocannoniere del campionato greco a vincere la Scarpa d'Oro con 39 gol.  Alberto Malesani ha allenato il Pana dal febbraio 2005 ad aprile 2006, si rese protagonista di un siparietto significativo quando si infuriò con la stampa greca, rea di non rispettare “gente che lavora 24 ore al giorno”. Il nuovo logo della società comparve nel 2008, nell’anniversario della fondazione e fu disegnato
da un tifoso che aveva vinto un concorso apposito. Mimis Domazos detiene il primato di presenze con la maglia del club (504), mentre l’attaccante Krzysztof è il cannoniere (288 reti dal 1989 al 2004).

SQUADRA – Il tecnico Jesualdo Ferreira schiera solitamente un 4-2-3-1 mascherato, che in alcuni momenti assomiglia di più ad un 4-4-2. I pali sono difesi da Kanrezis. La linea a quattro sfrutta la spinta sugli esterni di Chouchoumis e dell’esperto Seitaridis (ex Porto ed Atletico Madrid). Al centro un problema muscolare occorso all’ex juventino Boumsong lancia il portoghese Pinto in coppia con il promettente colombiano Velazquez, scarto del Villareal. In mezzo al campo il navigato spagnolo Vitolo, oramai adottato dal campionato greco, garantisce circolazione di palla mentre Marinos  è più muscolare e difensivo. La linea dei trequartisti non è mai simmetrica.  Ibrahim Sissoko, fratello dell’ex juventino Mohamed, è dotato di corsa e spirito di sacrificio, ma mostra ancora alcuni limiti sia tecnico-tattici, ma non ha compiuto ancora 21 anni e possiede ampi margini di crescita. Il portoghese Zeca garantisce più copertura, in ogni caso si farà sentire l’assenza sia di Sebastian Leto, talentuoso argentino passato anche per Liverpool e fermo ai box per infortunio da diversi mesi. Christodoulopouos è un centrocampista avanzato molto abile negli inserimenti, in fase offensiva talvolta va a scambiarsi con la prima punta, l’uruguagio Fornaroli, visto alla Sampdoria, buona tecnica ma fisico gracilino.

BONUS&MALUS – La difesa del Pana non convince, centrali statici, possono soffrire il moto di Floccari. In mezzo al campo sarà sfida a suon di muscoli, Christodoulopous fa un gran lavoro in verticale ed in fase difensiva si aggrega alla cerniere centrale, gli esterni sono rapidi ma non molto tecnici, mentre il perno centrale garantisce movimento, ma poco peso. La Lazio può colpire proprio sugli esterni, entrambi con caratteristiche poco difensive, in particolar modo nel settore di sinistra dell’attacco biancoceleste. Il Panathinaikos in casa sfrutta la spinta del pubblico, in difesa si chiude a riccio, in maniera compatta, può andare in difficoltà con un giro palla rapido e con transizioni veloci in fase di ripartenza.

OCCHIO A…. Charis Mavrias non giocherà dal primo minuto, ma è forse l’unico talento puro di questa squadra. È un classe ’94, in Grecia se ne parla un gran bene, ha debuttato in Champions League a 16 anni e mezzo,  un predestinato. Nasce come esterno destro, ma può ricoprire tutti e tre i ruoli nella trequarti, è tecnico, rapido, abile nell’uno contro uno e soprattutto ha faccia tosta. Ha segnato 2 reti nel turno di qualificazione di Champions League, può essere l’arma in più dalla panchina.

PROBABILE FORMAZIONE – (4-2-3-1) Karnezis; Seitaridis, Pinto, Velasquez, Chouchoumis; Vitolo, Marinos; Zeca, Christodoulopous, Sissoko; Fornaroli. All.: Jesualdo Ferreira.