I 25 anni di "Vola Lazio vola"

Tony Malco racconta: «Nel 1983, quando la Roma vinse lo scudetto, i tifosi potevano riconoscersi in una canzone. Mi chiesi per quale motivo la Lazio non avesse un suo inno: avevo voglia di cantare quello che avevo dentro e che la Lazio mi aveva dato fin da bambino. Dopo aver trovato il primo accordo, e le prime parole, tutto il resto è venuto dal cuore». «Vola Lazio Vola» è nata così, 25 anni fa: un quarto di secolo in cui ogni gioia o delusione è stata accompagnata dalla stessa colonna sonora. E per una sera, la sala Sinopoli dell’Auditorium ha abbandonato i canoni della musica classica, per indossare i panni da grande festa.
Tuffo nel passato Sullo schermo, un’aquila che spicca il volo. Iniziano a scorrere le immagini dei trionfi e dei derby vinti. Trofei alzati in Italia e in Europa, ma quando è il momento dei gol di Paolo di Canio e Valon Behrami, ultimo in ordine di tempo a regalare la stracittadina alla Lazio, in lontananza di «olè» se ne sente più di qualcuno. C’è chi, sciarpa al collo, chiude gli occhi, e chissà a quale partita starà pensando. Poi, il ricordo di Tommaso Maestrelli e Luciano Re Cecconi, al quale lo stesso Malco ha dedicato una canzone.
Vecchie glorie Non ci sono i giocatori della Lazio di oggi, attesi invano da tanti bambini per gli autografi di rito. Ci sono, però, tanti personaggi che della società biancoceleste hanno scritto pagine importanti: Pulici, Agostinelli, Piscedda, Orsi, fino a Giordano (accolto da un’ovazione), D’Amico e Manfredonia, che si esibiscono assieme allo stesso Malco in un remake della prima versione. Nessun duetto — com’era annunciato — tra Giordano e Zarate, dunque, ma un coro che accomuna tutta la platea, con sciarpe e bandiere ben in vista.
Ospiti Sul palco, anche tifosi vip, come Enrico Montesano, cuore biancoceleste a dispetto delle origini testaccine, protagonista di una parodia di «Roma nun fa’ la stupida stasera», con più di un riferimento alla gestione-Lotito. L’incasso è stato devoluto alla So.Spe di Suor Paola e alla fondazione Gabriele Sandri, rappresentata dalla famiglia al completo. Nei giorni del processo di Arezzo, una serata per immergersi nei ricordi e respirare un’aria pura, di lazialità.