Eliseu non ha rimpianti: "Alla Lazio non andò bene, ma ora penso solo al futuro"

“Meglio tardi che mai”. Potrebbe essere questo il titolo della favola di Eliseu, un calciatore che ha passato la prima parte della sua carriera tra alti e bassi, indicato sempre da tutti come un ottimo esterno ma mai pronto a fare quel salto di qualità. Se lo ricordano bene i tifosi biancocelesti, che se lo sono ritrovato di fronte nella stagione 2009/2010, quando seduto in panchina c’era Davide Ballardini e le cose non andarono per niente bene. Due presenze e zero gol all’attivo nella sua unica stagione romana, condita poi da molti fischi e pochi applausi ad ogni sua apparizione. Poi Eliseu ha lasciato Roma e con sé l’Italia ed è tornato in Spagna, prima con la maglia del Real Saragozza, poi con quella del Malaga, dove a 29 anni sta vivendo una seconda giovinezza, impreziosita anche dalle ottime prestazioni in Champions League. Il calciatore brasiliano, intervistato dai microfoni di Goal.com, ha rilasciato un’intervista nella quale ripercorre il suo destino professionale, partendo dalla Lazio, fino ad arrivare al magico momento attuale.
LAZIO - Colpo Low Cost del DS Igli Tare, Eliseu arrivò a Roma firmando un contratto di cinque anni, ma l’orribile stagione dei biancocelesti e il suo ambientamento tutt’altro che sereno, hanno fatto sì che il suo legame con l’aquila capitolina si sciogliesse quasi subito: "E' stato un periodo molto difficile alla Lazio. E' stato un campionato diverso, quando sono andato lì il club era in una situazione difficile. Le cose stavano andando male, la situazione ha causato grande confusione. Non ho giocato molto, non mi sono adattato”.
RIVINCITA – Dopo aver trascorso un paio d’anni molto negativi, l’esterno verdeoro ha firmato per il Malaga, società che lo aveva lanciato e che gli aveva consentito di raggiungere la Serie A: "Il secondo passaggio a Malaga è stato molto buono per me. Ho giocato molto, sono cresciuto tanto". E qui le cose stanno andando bene davvero, dato che “Eli” ha trovato continuità sia di prestazioni che di risultati. E proprio stasera il fato lo metterà di fronte al suo passato, l’Italia, un paese nel quale non ha dato il meglio di sé, ed Eliseu farà di tutto per dimostrare che quello era un calciatore diverso: "Non ho niente da dimostrare. Le cose non hanno funzionato bene per me in Italia, ma devo concentrarmi solo sul futuro senza pensare al passato".