Castellanos, parla chi l'ha scoperto: "Gli inizi in Cile e la Lazio, vi racconto"

15.02.2025 07:10 di  Andrea Castellano   vedi letture
Castellanos, parla chi l'ha scoperto: "Gli inizi in Cile e la Lazio, vi racconto"

Il Taty Castellanos si è preso la Lazio a suon di gol e grandi giocate. Molto è merito di Baroni, che quest'anno gli sta dando grande fiducia al centro dell'attacco. Tutto però è partita da Mendoza, in Argentina, quando Diego Rivarola l'ha scoperto e portato immediatamente nel club dove lavorava, ovvero all'Universidad De Chile. L'ex calciatore si è espresso ai microfoni di Sportitalia proprio sugli inizi e sul percorso dell'attaccante biancoceleste. Di seguito il suo racconto.

“Lavoravo per l’Universidad de Chile, come ambasciatore del club. Cercavo giovani talenti in Argentina, a Mendoza dove sono nato. Alcune persone mi avevano segnalato questo ragazzo e la prima volta che l’ho visto ovviamente mi è piaciuto e non ci ho pensato due volte a prenderlo. Viaggiavo in auto. Per prima cosa ero lì per lavoro per conto del mio club, al contempo volevo visitare la mia famiglia e gli amici. Feci 300km e questo vi fa capire che non ci fu nessun problema, una volta che lo avevo visto, a farmi carico del suo trasporto (ride, n.d.r.)”.

“Non mi sorprende nulla riguardo a quello che sta dimostrando oggi in Italia. Ha dei mezzi tecnici enormi, lo ha dimostrato nel corso della sua carriera ed era solo questione di tempo prima che lo facesse anche in Serie A. La Lazio è un club perfetto per lui. Una squadra che ha creduto in lui e nella quale ha potuto consacrarsi come uno dei migliori attaccanti in Italia. Lo vedo anche un trampolino per sfondare nel grande calcio e arrivare a club ancora più grandi, come è stato in passato per esempio per Marcelo Salas”.

“Il livello raggiunto oggi può essere una sorpresa per tanti, dato che non tutti pensavano che potesse arrivarci. Quando un giovane si trasferisce in un club così grande bisogna considerare sempre tanti aspetti. Si è guadagnato la considerazione della Nazionale, dove c’è tanta concorrenza e già questo non era facile. Essere arrivato a questo livello, con la Lazio e con la Seleccion, è già straordinario, ma non gli pongo limiti”.

Pubblicato il 14/02