Bayern spia Pandev e Zàrate

Rocchi-Zarate, prima lite, poi la pace. E stavolta è per un calcio di rigore. E non c’è da stupirsi, visto che alla Lazio queste cose sono normali. Basta andare un po’ indietro con la memoria, ovvero quando il capitano fece la stessa cosa con Bianchi. Una triste scenetta che si è ripetuta proprio ieri, sul primo rigore assegnato da Romeo a un minuto dalla fine del primo tempo. Mauri cade, l’arbitro concede il rigore. Il più lesto è Zarate che si prende il pallone e si avvia verso il dischetto, ma arriva Rocchi e gli leva la palla dalle mani, la mette sul dischetto, prende la rincorsa: palla a lato e Olimpico furibondo. Ma non tanto per l’errore, bensì perché a tirarlo non è stato Zarate. Negli spogliatoi durante l’intervallo tutto viene chiarito. E la dimostrazione è sul secondo penalty. Zarate prende il pallone e mentre corre verso il dischetto si dà il cinque con Tommaso, segno che tutto è a posto. Ma la verità è che in ogni squadra esiste un rigorista e ad assegnare questi compiti di solito è il tecnico. Tranne alla Lazio. Chissà se questa scena avrà colpito Egon Coordes, uno dei principali osservatori del Bayern Monaco, che ieri era in tribuna autorità a vedere ancora una volta Pandev. Dalla Germania si sussurra che piacciono molto anche Zarate e Jeda del Cagliari