Lazio | Tra giganti, vichinghi, orsi e salmoni: ecco il Bodo/Glimt, l'incubo italiano

14.03.2025 10:00 di  Niccolò Di Leo   vedi letture
Lazio | Tra giganti, vichinghi, orsi e salmoni: ecco il Bodo/Glimt, l'incubo italiano
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Non sarà necessario alcun sorteggio. L'accoppiamento è stato automatico. La Lazio continuerà il suo percorso in Europa League passando per Bodo, dalla fredda Norvegia. Il pareggio di Romagnoli è stato sufficiente per eliminare dalla competizione il Viktoria Plzen, beneficiando soprattutto del 2-1 dell'andata in Repubblica Ceca, dove Isaksen ha regalato una notte storica ai tifosi biancocelesti con la perla al 98' che è è valsa la vittoria in nove contro undici. Una notte storica e decisiva, appunto, ma che oggi è già alle spalle perché nella testa dei giocatori di Marco Baroni c'è il Bodo/Glimt, i quarti di finale e la voglia di andare avanti in un percorso che non ha un obiettivo, ma che ogni passo, ogni mattoncino messo si fa sempre più bello e affascinante. 

IL BODO/GLIMT - La prossima tappa sarà quindi la Norvegia. La terra dei giganti e dei vichinghi, del mare e degli alberi, di orsi e salmoni. Una terra dove il calcio oggi ha un nome e un cognome: Erling Haaland. Ma anche un club di riferimento: il Rosenborg, che la Lazio ha già avuto modo di affrontare nelle esperienze passate in Europa League. E in tutto ciò il Bodo/Glimt? Parliamo di una squadra dalla storia relativamente recente, nonostante la sua fondazione nel 1916. Nota in Italia per aver quasi eliminato il Milan ai playoff di Europa League nel 2020 e per aver umiliato la Roma di Mourinho per 6-1 nei gironi di Conference, in realtà è una società che ha iniziato a ritagliarsi un ruolo di primo piano in patria solo cinque anni fa, quando conquistò il suo primo titolo nazionale, scalzando il già citato Rosenborg e laureandosi campione per quattro stagioni consecutive (dal 2020 al 2024). 

CAMPIONATO FERMO - Quest'anno il Bodo/Glimt tenterà di ripetersi e conquistare anche il quinto campionato, ma per scoprire se ci saranno i presupposti bisognerà aspettare ancora un po'. L'Eliteserien, la massima lega norvegese, è attualmente ferma per il gelido inverno che colpisce in questi mesi la Norvegia. La data di partenza della nuova stagione, infatti, è fissata per il 29 marzo (il 30 per il Bodo), proprio a ridosso dell'andata dei quarti di finale di Europa League contro la Lazio. 

IL CAMMINO EUROPEO DEL BODO/GLIMT - Qualche indizio però è già arrivato. Il cammino fatto dal Bodo/Glimt in Europa League è stato, almeno fino a questo momento, di assoluto livello. Arrivato nono nella fase a girone unico solo per la classifica AVULSA, si è contraddistinto nelle prime otto partite giocate per risultati a dir poco clamorosi. La vittoria contro il Porto, arrivata in inferiorità numerica, ne è forse la massima espressione, senza dimenticare le difficoltà affrontate dal Manchester United, costretto a vincere con una faticosissima rimonta, e il successo a Braga per 1-2. I passi falsi non sono mancati (la sconfitta contro il Qarabag su tutti), ma alla fine i 14 punti conquistati sono lo specchio di una delle migliori sorprese di questa Europa League. Un'ulteriore conferma, se necessaria, arriva dalla fase a eliminazione diretta e, quindi, dalla rimonta ai danni del Twente dopo la vittoria degli olandesi in casa, nei Paesi Bassi, e lo stra-dominio messo in campo nell'andata contro l'Olympiacos, battuto con un netto 3-0. 

 I GIOCATORI CHIAVE DEL BODO/GLIMT - La punta di diamante della rosa allenata da mister Kjetil Knutsen (tecnico del Bodo/Glimt dal 2018) è senza ombra di dubbio Jens Petter Hauge. Vecchia conoscenza del Milan, che lo acquistò proprio dal Bodo/Glimt dopo averlo affrontato cinque anni fa. Tra l'Italia e la Germania - dove ha vestito la maglia dell'Eintracht Francoforte - non è mai riuscito a imporsi, nonostante le 80 presenze complessive tra le due squadre (più altre 29 al Gent, dove passò in prestito). Tornato al Bodo/Glimt, però, Hauge è riuscito a ritrovarsi, diventando il punto cardine della squadra, anche grazie ai 2 gol realizzati e ai 5 assist serviti. Assist di cui ha senza ombra di dubbio beneficiato Kasper Hogh, il bomber dei norvegesi, dall'alto delle 9 reti segnate in 15 presenze, di cui 7 solo in Europa League. Arrivato un anno fa al Bodo/Glimt,Hogh si è caricato il peso dell'attacco, realizzando 21 gol in 39 apparizioni. Un attacco prolifico, senza dubbio, quello di Knutsen ma che nulla potrebbe senza un centrocampo di qualità e tecnica, composto certo da Evjen, ma soprattutto da capitan Berg, tra i protagonisti della vittoria per 6-1 contro la Roma. Un leader in campo e nello spogliatoio, una bandiera storica del club. Per chiudere questo elenco non può mancare la promessa e quindi facciamo riferimento al ventunenne Fredrik Sjøvold, terzino destro di grande spinta e titolare inamovibile della squadra di Knutsen. 

IL CAMPO SINTETICO - La partita di andata dei quarti di finale di Europa League si giocherà nel piccolissimo Aspmyra Stadion, un impianto da circa 8.800 posti che si instaura nel particolare contesto norvegese, tra mari e montagne. Uno stadio di dimensioni ridotte rispetto a quello a cui siamo abituati, ma che ospita il tifo caldo e costante dei Glimt-Supporters. A caratterizzare l'impianto, però, è anche il terreno di gioco, diverso dal solito. Le temperature alle quali sono abituati in terra norvegese, infatti, costringeranno la Lazio a fare i conti non con il consueto manto in erba, ma con un terreno sintetico, spesso sofferto dalle squadre che hanno affrontato il Bodo/Glimt in trasferta. Il modo di correre e di giocare il pallone cambia, così come il rimbalzo della sfera e la rapidità del gioco. Starà, quindi, a Marco Baroni preparare la squadra per un impegno decisamente diverso rispetto al solito.