ESCLUSIVA - Baronio lancia i biancocelesti in coppa: "Due anni fa non avevamo una rosa adeguata per l'Europa, oggi la Lazio può arrivare in fondo a tutte le competizioni"

ROMA – E’ stato uno dei protagonisti dell’ultima Lazio “Europea”, è stato uno dei giocatori che ha pagato la stagione sfortunata del 2009-10. Roberto Baronio è stato anche uno che in carriera ha legato in maniera viscerale il suo nome ai colori biancocelesti giocando in totale 7 stagioni con la Lazio, totalizzando 84 presenze in campionato, alcune delle quali - sotto la guida di Ballardini - da capitano. Roberto Baronio proprio nel campionato delle polemiche e del disastro del tecnico ravennate è stato uno dei punti fermi, un uomo spogliatoio che ha tentato di spronare la Lazio soprattutto nel palcoscenico europeo. In Europa League ha giocato le prime quattro partite del girone fino all’espulsione, severa, del Madrigal, dove dopo appena due minuti di gioco lasciò i compagni in dieci per un presunto fallo di reazione: “Fu una serata sfortunata, andai per saltare volendo colpire la palla di testa ma l’arbitro vide che misi il gomito troppo alto e lo interpretò come gioco scorretto. La decisione fu dura, ma la mia intenzione non era quella di fare male”. Quella sconfitta costò la qualificazione ai biancocelesti, che persero le altre tre partite e chiusero il girone a sei punti. Oggi Baronio segue ancora la Lazio, stasera molti suoi ex compagni calcheranno di nuovo il palcoscenico europeo: “La Lazio costruita quest’anno è una buonissima squadra – racconta il regista in esclusiva ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it – molto diversa da quella che due anni fa giocò in Europa League. Allora avevamo una rosa non adeguata ad affrontare entrambe le competizioni, quando giochi ogni tre giorni hai bisogno di ricambi all’altezza e noi non ne avevamo. Ricordo che dovevamo fare di necessità virtù, io ero sempre in campo perché non c’erano sostituti, poi sono arrivati anche gli infortuni ed è stato ancora peggio. Erano stati aggregati molti giovani, è chiaro che quella Lazio non aveva niente a che vedere con quella di adesso”.
Obiettivo Europa League - E la Lazio di oggi, parola di Rocchi e Reja, è una squadra valida che può arrivare in fondo ad ogni competizione: “Si è lavorato molto bene in estate, i giocatori che sono arrivati hanno completato la rosa regalando qualità ed esperienza. Penso che ora sia una squadra attrezzata per arrivare in fondo a tutto, sia in coppa che in campionato. Non ho dubbi che Reja farà benissimo”. Il teatro europeo è molto diverso da quello del campionato, va affrontato con un altro spirito: “Giocare in Europa non è come giocare in campionato, ti devi abituare nel più breve tempo possibile all’immediatezza della competizione, al fatto che, per esempio, stasera giochi alle 19 e non ci sarà lo stesso pubblico della domenica; al fatto che tutto può cambiare in un attimo. Devi farti trovare pronto e per fare questo devi essere abituato a giocare in determinate competizioni, la Lazio quest’anno con Klose e Cisse ha qualcosa in più proprio da quel punto di vista; entrambi hanno vinto moltissimo, il francese ha vinto anche la Champions, quindi credo che non ci saranno problemi”. Cambia anche l’atteggiamento in campo, sia dal punto di vista tattico che mentale: “Devi essere più propositivo, devi pensare sempre a vincere, anche rischiando qualcosa sul piano difensivo. Reja ha scelto questo modulo (il 4-2-3-1, ndr) perché sa che la squadra può interpretarlo al meglio, il mister è bravissimo, gli occorre solo un po’ di tempo per farlo metabolizzare ai nuovi ragazzi arrivati”.
Europa sì, ma c’è anche il campionato – Anche in campionato la Lazio è una delle squadre da tenere sott’occhio, sicuramente può lottare per quel posto Champions che non ha conquistato lo scorso anno: “Secondo il mio punto di vista ci sono due squadre superiori, Milan ed Inter, anche se l’Inter non è partita bene, poi ci sono le altre come Juventus, Roma e Napoli. Il Napoli, soprattutto ieri, ha dimostrato di essere una squadra solida che è difficilissima da battere, ci credono e questo è fondamentale”. E la Lazio con Klose e Cisse si classifica al fianco di queste ultime con la convinzione che può puntare in alto: “I biancocelesti non sono inferiori a queste formazioni, hanno giocatori di valore assoluto come Klose e Cisse, abituati a segnare e abituati a vincere. Questi sono gli elementi fondamentali che deve avere una squadra per lottarsela con tutti”. Anche i ricambi sono all’altezza, forse manca qualcosa giusto a centrocampo, proprio nella posizione dove giocava Baronio: “Non saprei, anche lì sono stati acquistati giocatori importanti come Cana per esempio. L’albanese dobbiamo ancora vederlo e valutarlo, in tutte le piazze dove è andato ha fatto bene, è il capitano della sua nazionale ed a livello europeo ne parlano tutti benissimo. Dobbiamo aspettare, Cana ha avuto la sfortuna di fermarsi proprio ora per un infortunio, ma non si può giudicare un giocatore per le partite che ha fatto ad Auronzo di Cadore o a Fiuggi”.
Il futuro di Roberto Baronio – Dopo l’esperienza con l’Atletico Roma finita in giugno con la sconfitta nei playoff per la B, Roberto Baronio è in attesa di una nuova avventura. Negli ultimi giorni si è parlato dell’interessamento di una squadra araba, ma il suo sogno è un altro: “Ho parlato per tutta l’estate con i dirigenti dei Los Angeles Galaxy. Sarebbe bellissimo poter tentare un’avventura del genere, alla mia età sarebbe anche e soprattutto un’esperienza di vita. Eravamo vicinissimi dal firmare l’accordo, ma lì i tempi della stagione sono diversi, il campionato finisce a ottobre e comincia a marzo, quindi se ne riparlerà a gennaio. Spero che la cosa possa andare in porto. Delle altre squadre sinceramente non so niente, nessuno mi ha contattato e voglio dare priorità alla strada americana”. Buona fortuna.