Lazio, già 11 sconfitte in Serie A: è il record negativo di Simone Inzaghi
Che per la Lazio non sarebbe stata una passeggiata competere per il quarto posto, era facile intuirlo. Ma che a questo punto del campionato si potesse già infrangere il record di sconfitte con Simone Inzaghi in panchina, in pochi lo avrebbero previsto. I biancocelesti ce l'hanno fatta - si fa per dire - con 5 giornate d'anticipo, nella stagione in cui ad inizio anno si era pubblicamente confessato di voler provare a fare il salto di qualità. Un obiettivo prestigioso a cui era stato dato un nome e un cognome: Champions League. La realtà dei fatti ci dice invece che il momento è uno dei più complicati da quando Inzaghi allena la Lazio, e la qualificazione alle coppe europee ora si gioca sul filo di lana.
IL CALENDARIO - Di certo non ha aiutato approcciare la Serie A con due big match in pieno agosto, quando la forma latita e i meccanismi di gioco non sono ancora ben oliati. Le sconfitte contro Napoli e Juventus possono essere ritenute fisiologiche, ma con il passare dei mesi hanno evidenziato un trend che ha accompagnato i biancocelesti per buona parte del campionato: “la Lazio non sa vincere contro le grandi”, si diceva. E in effetti le debacle contro Roma, Inter, Atalanta (e poi di nuovo Napoli e Juventus) nei mesi successivi ne sono stata chiara conferma. La squadra di Inzaghi ha faticato a trovare la propria dimensione, mutando spesso approccio e atteggiamento ma senza mai raggiungere la quadratura del cerchio.
BENE CON LE GRANDI - Quadratura del cerchio che sembra arrivare in una fredda serata di Milano. I biancocelesti con la formula fantasia giocano una partita solida e di qualità, eliminando l'Inter e accedendo alle semifinali di Coppa Italia. La malasorte qui però ha fatto da padrona: dopo i quarti di coppa, complice il 6 Nazioni di Rugby in scena all'Olimpico, la Lazio gioca due partite in meno di 3 giorni che nel breve hanno garantito 6 punti, ma anche una lunga lista di infortunati le cui conseguenze si sono protratte nel tempo. Gli ingranaggi che avevano iniziato a girare tutti dal verso giusto, inevitabilmente arrugginiscono sotto il peso delle assenze e la Lazio non porta a termine la sua trasformazione. I biancocelesti perdono contro il Genoa a Marassi, è il primo campanello d'allarme.
PICCOLA CON LE PICCOLE - Le vittorie contro Roma e Inter illudono, se la Lazio da un lato ha migliorato l'approccio e alzato la soglia d'attenzione nei big match, dall'altro non sa più vincere in scioltezza contro le piccole. Le partite contro SPAL e Chievo, separate solo dalla sconfitta contro il Milan, sono il chiaro esempio che la squadra di Inzaghi sia rimasta un'incompiuta. Solo Juventus, Inter e Sampdoria hanno pareggiato meno dei biancocelesti che, quando non riescono a vincere, non riescono nemmeno a non perdere. La sensazione è che una volta sbagliato approccio alla partita, la Lazio non sia in grado di correggerla se non dopo scossoni pesanti. Come il gol al 90' del Sassuolo due settimane fa, o le due reti dei clivensi di quest'oggi: Vignato ed Hetemaj sono stati l'unica fonte di risveglio per una squadra fin troppo lontana dalla sua miglior versione. Oltre all'ingresso di Correa.
IL CONFRONTO CON IL PASSATO - Il ciclo di Simone Inzaghi alla Lazio parte in una situazione completamente diversa rispetto alle premesse di questo inizio di campionato. La squadra, dopo una stagione negativa, è da rifondare non tanto negli uomini ma soprattutto nella propria struttura e solidità in campo. Con il tempo il mister riesce nella metamorfosi del proprio sistema di gioco (riuscito solo parzialmente in questo campionato) e la sua Lazio, cambiando anche modulo, diventerà una squadra con un'identità ben definita e riconoscibile. A fine stagione 2016/2017 le sconfitte saranno 10 (di cui 3 nelle ultime tre giornate, con l'attenuante di una finale di Coppa Italia a cui pensare), e solo 7 alla 33ª giornata, punto in cui ci troviamo oggi. Quella Lazio è il preludio della squadra dei record - stavolta positivi - dello scorso anno. Dopo una cavalcata straordinaria, Inzaghi e i suoi chiudono il campionato con 8 sconfitte, di cui sempre solamente 7 alla 33ª giornata. Mancano 5 giornate alla fine della Serie A e la Lazio è già crollata 11 volte, troppe. Adesso è davvero vietato sbagliare ancora.
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