118 anni! Auguri Lazio, meravigliosa creatura...

09.01.2018 07:20 di  Alessandro Zappulla   vedi letture
Fonte: Alessandro Zappulla - Lalaziosiamonoi.it
118 anni! Auguri Lazio, meravigliosa creatura...

Si torna a casa come ogni anno. Una piazza nel cuore di Roma per rimarcare un capodanno d’amore. Un popolo intero accorso per soffiare su 118 candeline e augurare lunga vita ad una splendida creatura, chiamata Lazio. Un fiume di gente per abbracciare virtualmente la piazza del primo vagito laziale. Piazza della Libertà, per la 118esima volta, si tinge di bianco e celeste, come i colori dell’antica Grecia scelti da quegli eroici pionieri dello sport che vollero rappresentare con i valori Olimpici la più antica società di Roma: la S.S. Lazio. Una notte unica che ogni anno rimarca un natale certo e fiero, vanto di un'origine incisa nella storia e non di una fusione decisa da un gerarca. Una notte di auguri e di sorrisi, di cori e di passione, di auspici e di sogni che legano insieme un esercito di cuori impavidi. Auguri alla Polisportiva più grande d’Europa, collante sociale e opportunità per tanti giovani romani e non solo. Auguri a chi, a Roma, ha portato un pallone e ha cominciato a farlo rotolare, a chi per decenni ha insegnato calcio, a chi nel 1902, grazie a una tripletta di Sante Ancherani ha vinto il primo derby della Capitale, schiantando la neonata Virtus. Auguri a Luigi Bigiarelli, inguaribile sognatore. Auguri a Fortunato Ballerini e Fausto Coppi, al Gen.Vaccaro, a Silvio Piola ed Ezio Sclavi, auguri a Uber Gradella e Renzo Nostini, a Umberto Lenzini, Luciano Re Cecconi, Giorgio Chinaglia e Tommaso Maestrelli, auguri a Giuliano Fiorini, Gabriele e Vincenzo. A tutti coloro che in 118 anni hanno scritto la storia della Lazio, ne hanno portato in alto il nome. Auguri a chi la Lazio ce l’ha dentro. A chi non la lascia mai sola, a chi la tifa e la ama dal primo momento che l’ha conosciuta. Buon compleanno alla Lazio, a quella di ieri e a quella di oggi. Ad un gruppo che fa sognare. Ad un tecnico che ama questi colori e ricorda antichi miti biancocelesti che su quella panchina hanno sudato battaglie e vinto trofei. La Lazio è questa, è amore e identità, è qualcosa che un papà sente di dover trasmettere al proprio figlio come suo padre aveva fatto con lui. Si tramanda di generazione in generazione il biancoceleste, passa attraverso gli anni come nell’Antica Roma facevano le famiglie nobili. Conosce se stesso il Laziale, non ha mai perso contatto con il suo passato, per questo ha sempre avuto fiducia nel futuro. E allora non vi meravigliate se un giovane ragazzo con la sciarpa biancoceleste al collo, stasera in Piazza della Libertà, vi racconterà della vita di Luigi Bigiarelli o se un ragazzino festeggerà indossando la maglia di Giorgio Chinaglia, eroe in chiaroscuro, ma mito indimenticato. I Laziali, la loro storia, la difendono e la tramandano. Così la Lazio vive e si diffonde in ogni quartiere di Roma: dal cuore cittadino alla periferia più lontana, sino all’intera regione e oltre ancora. Stasera, poi, tutti si ritroveranno in quella piazza tra il Tevere e il Vaticano, per celebrare il compleanno dell’Amata. Non c’è Curva, non c’è tribuna, non ci sono auto, né semafori a Piazza della Libertà, nella mezzanotte tra l’8 e il 9 di gennaio. La gente laziale richiama a sé chi tifa biancoceleste da sempre, senza distinzioni, senza differenze. L’importante per esserci è che il cuore batta forte per gli stessi colori. Tanti auguri cara Lazio: un altro passo verso il futuro, un'altra pagina di storia e tradizione di Roma nostra, un altro anno di una storia infinita.