Menez alla Lazio e Zarate alla Roma: poteva accadere

In passato l'attaccante francese della Roma, Jeremy Menez, e l'attaccante argentino della Lazio, Mauro Zarate, avrebbero potuto sfidarsi nel derby a maglie invertite.
18.01.2011 08:04 di  Ivan Pantani   vedi letture
Fonte: Rassegna stampa a cura de LaLazioSiamoNoi.it tratta dal corriere dello sport
Menez alla Lazio e Zarate alla Roma: poteva accadere

Provate a immaginare Zarate alla Roma e Menez alla Lazio. Fantacalcio. Ma in passato sarebbe potuto accadere. L’argentino è stato molto più vicino alla Roma di quanto sia stato il francese alla Lazio, che neppure si è avvicinato, ma la storia precedente dei due fantasisti avrebbe potuto prendere pieghe diverse. Il retroscena di Zarate si conosce. Dall’ Al-Sadd era stato ceduto in presti al Birmingham (gennaio 2008): in Premier League un’esperienza durata quattro mesi. Il Raton, suo fratello e procuratore, voleva portarlo in Italia. Prese il mandato per il campionato italiano Luis Ruzzi, agente Fifa, italo-argentino di stanza a Roma, amico della famiglia Sensi. Tra fine maggio e inizio giugno consegnò il materiale a Trigoria: era il dvd con le prodezze di Maurito, segnalato e proposto al club giallorosso, ma bocciato dal ds Pradè e da Spalletti. Dopo qualche settimana Luis Ruzzi, che era entrato in contatto con Lotito nei mesi precedenti, propose Zarate alla Lazio. Il presidente biancoceleste rimase incantato dall’asso argentino, si confrontò con Sabatini. Il ds stava lasciando Formello e lo confortò: “Se puoi, prendilo subito” gli disse. Si racconta di una notte all’ Hotel Parco dei Principi, quando arrivò Sergio Zarate a Roma e Lotito cercava un videoregistratore per vedre altre cassette. Ruzzi volò in Qatar con il mandato della Lazio, dopo qualche giorno l’acquisto (prestito con riscatto) era stato chiuso da Lotito, che ha sempre avuto la paternità dell’operazione.

MONITORATO. Da Zarate a Menez. Il nome del francese, tra il 2006 e il 2007, venne accostato anche alla Lazio. Walter Sabatini conosceva il funambolo del Monaco, che prima di esplodere nel Principato si era fatto apprezzare nel Sochaux. Il suo procuratore Alain Migliaccio spesso ha lavorato sul mercato italiano con Oscar Damiani, agente di Rocchi, assai vicino al club biancoceleste. Le tracce esistevano, ma era un’altra Lazio, con risorse più limitate rispetto a oggi. E la valutazione di Menez , dopo i suoi primi gol, schizzò subito tra i sette e gli otto milioni di euro. Sabatini e Lotito non provarono neppure ad avvicinarsi per aprire una trattativa. Il francese, come si dice in gergo, era stato solo monitorato.