Zauri, eroe nel giorno del suo compleanno: "Ecco come ho salvato la nipote di Boniek"

AGGIORNAMENTO ORE 19.43 - Luciano Zauri ha raccontato nel dettaglio - ai microfoni di Lazio Style Radio 100.7 - i momenti concitati che ieri lo hanno portato a salvare la vita a una bambina di sette anni: "Mio malgrado mi sono trovato in mezzo a una situazione particolare, risolta per fortuna nel migliore dei modi. Avevamo quasi finito il pranzo, quando a un certo punto nel ristorante cìè stato il panico più totale. Alcune persone correvano verso il bagno, gridando: 'E' caduta una bambina'. Sotto il lavandino del bagno si era aperta una voragine di un metro e mezzo. La bimba era sprofondata, urlava, piangeva, ma era tutto buio. Una scena pesante, che non scorderò mai. Ho cercato di vedere cosa poter fare, senza gesti inconsulti. Ho provato a calarmi, appoggiandomi con la schiena e aiutandomi con le travi. Col telefono ho illuminato il pozzo, la bambina aveva solo la testa fuori dall'acqua. La piccola, superintelligente, si è aggrappata a me, le ho fatto mettere i piedi sulle mie spalle. Una volta uscita, ha potuto abbracciare il padre. E' stato un gesto istintivo, anche un pizzico d'incoscienza, ma bisognava farlo".
Non si considera affatto un eroe, ma il gesto di Luciano Zauri merita di essere premiato. Trentacinquesimo compleanno, un noto ristorante di Ponte Milvio per festaggiare con parenti e amici. Il difensore biancoceleste mai si sarebbe aspettato di salvare la vita a una bambina di sette anni. La piccola è in bagno, quando la tavola posta a copertura di un tombino cede e la fa cadere nel pozzo sottostante. "Si è creata una voragine, urla pazzesche, tutti verso il bagno - racconta Zauri ai microfoni di Sky Sport 24 -. Sono sceso aggrappandomi qua e là, da sotto l'ho spinta verso l'alto dopo aver fatto calare una corda". La bambina è in salvo, per lei solo qualche escoriazione. "Non voglio prendermi meriti. La bimba è stata eroica, ha lottato fino alla fine, mi ha ascoltato", sottolinea il giocatore laziale. "Luciano è una persona timida e riservata, avevo cercato anche di trattenerlo perché ero spaventato anche per lui - rivela Vincenzo Santopadre, il papà della bambina - "È stato encomiabile, lo ringrazio davvero tantissimo". Per la bambina, nipote dell'ex giocatore di Juventus e Roma Zibì Boniek, tanto spavento ma, per fortuna, nessuna conseguenza.