RITIRO LAZIO, ESCLUSIVA - Anderson si candida: "Voglio restare e vincere. Pronto a giocare, decide Inzaghi" - VIDEO
Anderson. Un cognome pesante in casa Lazio. Un'eredità che per forza di cose richiama il più recente passato fatto di dribbling e gol, giocate e incanto. Da Felipe ad André, da Santos a Santos. Fattori comuni, futuri ancora su diversi piani. Mentre i tifosi della Lazio, per gran parte della stagione in corso, accoglievano le giocate, dell'ex ora al West Ham, con like e cuori sui social, un giovane cresceva a Salerno sotto l'ala protettrice di Igli Tare. Il ds ha sempre creduto in lui, "O Artilheiro", l'artigliere. Un soprannome datogli quando si laureò capocannoniere della Coppa di Brasile Under 17. Un fisico fuori dal comune, un tiro al fulmicotone già sperimentato ad Auronzo contro la formazione di casa e nelle partitelle di allenamento. Il talento brasiliano spera di raccogliere un'eredità importante, mettendo a disposizione della Lazio la sua tecnica, la sua fantasia e la sua potenza. Un mix ipoteticamente letale che è chiamato al grande salto. Lui si dice pronto, non solo a parole, ma con i fatti. Serio e puntuale nelle sedute all'ombra delle Tre Cime di Lavaredo, il classe '99 vuole confermare quel che si diceva di lui in patria: una promessa per l'intera nazione. Una visione di gioco invidiabile, oltre che indiscusse capacità di finalizzazione, che lo rendono una possibile alternativa in caso di cambio di modulo per il reparto offensivo, non solo per il centrocampo. Destro o sinistro per André non cambia. Il Santos rimase stregato dall'omogeneo dispensare giocate e gli diede la 10 che fu di Neymar, Ganso e proprio Felipe Anderson dopo gli esordi con la 19. Con queste premesse, eccolo ad Auronzo di Cadore raccontarsi in esclusiva ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it: "È un piacere essere qui con tutti questi giocatori. È tutto bellissimo, mi sono trovato davvero bene qua". (CLICCA QUI PER IL VIDEO DELL'INTERVISTA ESCLUSIVA O SCORRI A FINE ARTICOLO)
Ci racconti la tua storia?
"Sono nato in Brasile, ma avevo un bisnonno che abitava in Abruzzo ed è venuto in Brasile. Lui è il nonno di mia mamma. Adesso io sono italo-brasiliano, ho giocato con la Nazionale Under-18 Brasiliana e poi con la Under-20 Italiana. Mi sono trovato benissimo qua".
Com'è nato André Anderson?
"Tutta la mia famiglia giocava. Mamma, papà, zia, nonno. Poi è venuto il Santos, una grande squadra. Felipe Anderson? Lui mi piace tanto, ma io lavoro su me stesso per fare la mia storia".
Il tuo ruolo?
"Io voglio giocare. Difensore, trequartista, quinto, mezz'ala. Sono pronto per tutto".
I consigli di Inzaghi?
"Ci sono, ma non solo da lui. Lo staff mi parla, mi dicono che devo avere pazienza e fiducia per giocare".
Il giocatore con cui parli di più
"Non c'è solo un compagno. Ci sono Luiz Felipe, Lucas Leiva, Wallace e Felipe Caicedo. Io parlo con tutti e tutti parlano con me. Mi dicono di essere concentrato e lavorare bene".
Igli Tare, il ds che ti ha portato a Roma. Cosa ti ha detto?
"Lui ha parlato tanto con me quando sono arrivato qua. Mi ha consigliato di aumentare l'intensità, avere più fiducia e muovermi di più senza la palla".
L'esperienza in Serie B c'è stata. Oggi sei pronto per la Serie A?
"Io mi sento bene. Se sono pronto lo deve dire il Mister. Ora sicuramente ho più esperienza e maggiore fiducia per poter giocare".
Cosa ti ha colpito del ritiro di Auronzo?
"Senza dubbio l'intensità degli allenamenti, troppo alta. Mai visto in tutta la mia carriera".
Chi ti assomiglia come ruolo nella Lazio?
"Non lo so se c'è qualcuno che mi assomiglia. Mi piacciono tanto Luis Alberto, Milinkovic e Leiva. Sono troppo forti".
Mercato aperto, André Anderson può dire alla Lazio che è pronto a diventare il Zaniolo della Lazio. Sei pronto al salto di qualità se dovesse partire Milinkovic?
"No, questo no. Mi sento pronto semplicemente per giocare. Non voglio fare Zaniolo, voglio fare André Anderson. Io penso di essere pronto, ma poi è Inzaghi che deve confermare questo".
Il tuo sogno nel cassetto?
"Prima di tutto voglio terminare il ritiro nel migliore dei modi. Vorrei poter vincere qualcosa d'importante qui. Restare alla Lazio è il primo desiderio di tutti"
Il saluto alla gente laziale
"Ciao a tutti i tifosi, sono troppo felice di essere qua. Forza Lazio!".
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Pubblicato il 18/07/2019 alle ore 16.23