I giorni difficili dell’uomo e padre Simone Inzaghi
Ogni tanto bisogna davvero fermarsi a pensare. La vita frenetica ci impone di correre forte e spesso si danno per scontate una marea di cose. Freno a mano. Come starà vivendo questo delicato momento il tecnico Simone Inzaghi? O meglio: come starà vivendo questo delicato momento Simone Inzaghi? Bisogna provare a spogliarlo dai panni di allenatore della Lazio e immaginarselo marito e padre. Lui, positivo al Covid-19 con tutta la sua famiglia, con la moglie in ospedale, un figlio di 8 anni e uno di 8 mesi in casa pure loro malati. E senza grandi possibilità di aiuto: in isolamento domiciliare contatti zero.
La videochiamata di Inzaghi negli spogliatoi
INZAGHI, UOMO PRIMA CHE ALLENATORE - Chissà se sia andata davvero così domenica pomeriggio nella sua casa ai Parioli. Simone seduto sul divano davanti alla tv, il figlio Andrea in braccio, il più grande Lorenzo al suo fianco a fargli da vice e auricolari appesi agli orecchi per dettare la sua linea tecnica da Roma. Contatti continui, riunioni tecniche via Zoom, videochiamate a Formello per dirigere gli allenamenti. Lazio in DAD. Verrebbe da dire, visto il periodo, che si possa ritenere pure una cosa normale. Ma poi va considerato il Simone padre di famiglia e marito alle prese con un maledetto virus che gli è entrato in casa. Giorni particolari dal punto di vista emotivo anche perché la moglie Gaia è ricoverata in ospedale. I primi accertamenti hanno escluso una polmonite, ma necessita di cure che non si possono fare a casa. Resta la preoccupazione di un uomo che deve badare alla famiglia e al contempo pure alla Lazio che corre per la Champions. Il gol di Milinkovic e i tre punti a Verona sono un toccasana per lui. Una pillola da mandare giù con effetto sollievo immediato. Così Inzaghi questa volta dà una grande lezione di uomo e padre. Ci ricorda che alla fine, oltre il calcio, dunque il lavoro, conta la vita e il tempo con il quale la onoriamo.
Pubblicato il 12/04