Simone Farina, l'onestà al servizio dell'Aston Villa: pronto un contratto da dirigente-allenatore...

L'Italia del calcio perde un altro pezzo da novanta. Ma stavolta non si tratta di un campione che prende la via dei petrol-dollari parigini. Non si tratta neanche di una bandiera che emigra nell'altro emisfero. Il pezzo da novanta che parte per altri lidi è Simone Farina. Lo scandalo del calcioscommesse ha prodotto grande sconcerto, arresti, interrogatori, penalizzazioni, ma ci ha regalato anche un campione d'onestà, come l'ex calciatore del Gubbio (e anche come Fabio Pisacane della Ternana, che curiosamente è stato subito riposto nel dimenticatoio). Il biondo difensore aveva avuto il coraggio di denunciare un tentativo di combine, architettato in occasione di un Cesena-Gubbio di Coppa Italia. Elogiato da tutto il mondo dei media - del giornalismo sportivo e non - e dalle istituzioni calcistiche, Farina era stato insignito di un premio da parte della Fifa ed era stato invitato dal ct Cesare Prandelli a Coverciano, durante il ritiro pre-Europei. Sul trentenne romano, però, è calata di colpo l'ombra più totale. Si era parlato di uno scaricamento da parte del Gubbio, come se la sua presenza in squadra fosse diventata all'improvviso ingombrante. In realtà, come ha poi spiegato il presidente umbro Marco Fioriti, era stato lo stesso Farina a comunicare l'intenzione di voler cambiare vita. Sì, la voglia di giocare a calcio è sempre rimasta immutata. Ma forse la sua esperienza, a contatto con la sporcizia che rovina questo mondo, gli ha fatto perdere gli stimoli necessari per proseguire. Ecco però che, è notizia di oggi, per Simone si aprono le porte della Premier League. Ad avanzare la proposta è un club storico e blasonato della massima serie inglese, l'Aston Villa. Non si parla però di calcio giocato: la società di Birmingham ha offerto a Farina un contratto triennale in qualità di dirigente e allenatore delle giovanili. Il tutto accompagnato dalla nomina di “Ambasciatore del fair play”. Il difensore romano sembra intenzionato ad accettare lo scenario prospettatogli dall'Aston Villa: come testimoniare al meglio l'onestà nello sport, se non facendo crescere i giovani talenti? Peccato che però l'idea sia venuta a un club straniero: il calcio italiano perde un altro pezzo da novanta.