Stendardo chiede scusa a società e tifosi: "Nel 2008 mi rivolsi al Collegio Arbitrale, ma mi rendo conto di esser stato mal consigliato... Chiedo scusa e prometto di battermi per i colori della Lazio"
"Nell’estate del 2008, non essendomi allenato ad Auronzo di Cadore con l’allora allenatore in prima Delio Rossi, ma essendomi allenato regolarmente a Formello con l’allenatore in seconda della prima squadra, mi sono rivolto al Collegio Arbitrale della Lega Calcio, chiedendo la condanna della Lazio al pagamento della penale. Sono poi andato a giocare in prestito a Lecce dove, peraltro, mi sono presentato in piena forma. Successivamente ho fatto comminare alla Lazio una penale per il comportamento sopracitato. Ho poi presentato anche un esposto a carico della Lazio alla Procura Federale. La Lazio mi ha pagato quanto dovuto. Mi rendo conto, oggi, di essere stato, all’epoca, mal consigliato e di aver esposto da un punto di vista morale sia la Società sia i miei compagni ad una sanzione; ho chiesto scusa del mio comportamento al Presidente ed alla squadra, ed ho messo a disposizione le somme che mi sono state liquidate nonostante le stesse siano state devolute in beneficenza. Chiedo scusa, oggi, pubblicamente anche ai tifosi, e prometto di battermi con il massimo impegno per i colori della Lazio".
Guglielmo Stendardo.