Murgia torna a parlare: "Ho sempre tifato la Lazio. Il gol contro la Juve..."

27.08.2024 18:00 di  Andrea Castellano  Twitter:    vedi letture
Murgia torna a parlare: "Ho sempre tifato la Lazio. Il gol contro la Juve..."
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© foto di Federico Gaetano

Alessandro Murgia, il 13 agosto 2017, con la maglia della Lazio ha deciso la finale di Supercoppa Italiana contro la Juventus dopo il doppio pareggio di Dybala. Oggi il centrocampista gioca nell'Hermannstadt, in Romania, dove ha trovato la sua dimensione dopo alcune stagioni in Serie B. Per parlare del suo periodo vissuto nella Capitale e del suo presente ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Gianlucadimarzio.com. Di seguito le sue dichiarazioni.

"Il gol in finale di Supercoppa resta un ricordo indelebile. Simone Inzaghi sapeva caricarti con le parole giuste. Ma oggi penso solo al presente. Cerco di essere un buon papà. Ho tre splendidi bambini avuti con compagne diverse, non lo nascondo. Ma sono stati periodi della mia vita che non rimpiango. Tatuaggi? Il primo a 14 anni. Non ti faccio parlare con i miei genitori... Ne direbbero di tutte i colori (ride, ndr). Ho sempre tifato la Lazio come popolo, come piazza. E non per i giocatori. I tifosi sono calorosi e questo è bellissimo, al tempo mi ha responsabilizzato. Luis Alberto l'ho sentito qualche settimana fa. Stesso discorso vale per Ciro, con cui ho parlato quando ho saputo del trasferimento in Turchia. Ogni tanto non me la sento di mandare qualche messaggio. Ho paura di dare fastidio. Ma ho comunque un bel rapporto con tutti quanti".

"Romania? Il paese è piccolo, si vive bene. Ero un po' scettico ma mi sono ricreduto. Tornare in Serie A? Può essere un obiettivo. Ma prenderei in considerazione anche un'altra opzione all'estero. Qui sto bene, sto imparando il rumeno. Penso solo al presente, valuto le dinamiche di volta in volta. La mia carriera è partita forte. Probabilmente non ero ancora maturo. Ho viaggiato tanto, ho giocato in diverse categorie. Nel calcio la pressione è molto alta. Dopo un po' di tempo ho capito che è importante lavorare sulla testa. Ho sempre detto la verità. E continuerò a farlo. Sono sicuro che i miei figli, così come la mia famiglia e i miei amici, mi apprezzeranno per quello che sono. E non per ciò che faccio".