Lazio, Siviglia si racconta: "Zarate straordinario. Mi rivedo in Gila"

Intervenuto ai microfoni di Chiamarsi Bomber l'ex calciatore della Lazio Sebastiano Siviglia ha ripercorso i suoi anni con l'aquila sul petto: dalla fascia di capitano fino al rapporto con il presidente Lotito, passando per i trofei vinti: "La Lazio è stata un'esperienza fantastica, per me è stato il modo migliore di chiudere una carriera lunga fatta di oltre 500 partite: è stato un bel passaggio della mia vita, sei anni durante i quali abbiamo conquistato due trofei e raggiunto la qualificazione in Champions".
Sul rapporto con Lotito: "Tra me e il presidente Lotito c'è sempre stato un ottimo rapporto, basato su affetto e stima reciproca. È molto attento ai particolari e ha sempre sostenuto le proprie cause fino in fondo, dimostrando le sue capacità nella gestione del club. Senza fare troppi proclami ha ricostruito la Lazio partendo da zero, dando al club una solidità importante".
Su Zarate invece: "Probabilmente Mauro avrebbe potuto fare qualcosa in più: aveva un talento enorme e qualità straordinarie. Credo che dal punto di vista tecnico meritasse ampiamente la Nazionale. Probabilmente, al netto di qualità indiscutibili, c'era qualche tassello mancante".
Sul momento attuale della Lazio invece: "Baroni è un tecnico molto preparato, sta facendo un grandissimo lavoro valorizzando tanti giocatori. Probabilmente è un allenatore sottovalutato: ha portato la squadra ai quarti di finale di Coppa Italia, è ancora in corsa in Europa League e sta lottando per la Champions in campionato. Sicuramente è una stagione molto dispendiosa che, inevitabilmente, implica anche qualche passo falso, ma credo che la Lazio possa ambire alle posizioni alte della classifica".
Infine in quale giocatore della Lazio si rivede maggiormente: "Guardando spesso la Lazio mi rivedo un po' in Mario Gila giocatore rapido, esplosivo e bravo in copertura".